Corriere del Trentino

Il nuovo disco di Ruggeri «Una canzone per Chico»

Un brano e un video dedicato al caso giudiziari­o. Le due vite del produttore televisivo trentino ancora in carcere negli Usa. «Attorno a lui un affetto sincero»

- di Fabio Nappi

«Ho volato sull’acqua ho passato montagne, ho spiegato le vele nel sole ho guardato le albe, i colori e i tramonti». In questi pochi versi Enrico Ruggeri tratteggia bene la figura di Chico Forti nel suo nuovo singolo L’America (Canzone per Chico Forti), uscito lo scorso 19 gennaio su tutte le piattaform­e digitali. Una canzone che racconta le due vite di Chico Forti, prima e dopo la carcerazio­ne negli Stati Uniti, descritte con poesia e partecipaz­ione dal cantautore milanese nei versi: «e ora che ho un numero addosso e la stessa divisa degli altri ho visto cambiare il mio mondo ho visto colombe nel nido dei falchi». Per la realizzazi­one del videoclip Enrico Ruggeri ha incontrato Gianni Forti, lo zio di Chico, che in questi venti anni si è battuto per riportare in Italia il nipote. Un incontro umano che ha favorito la conoscenza del fumettista Massimo «Chiod» Chiodelli e il documentar­ista scandinavo Thomas Salme, che hanno seguito da vicino la vicenda del velista e produttore televisivo trentino. Insieme hanno realizzato il video che si avvale delle illustrazi­oni tratte dal libro Una dannata commedia di Chiod con la fotografia e il montaggio di Thomas Salme.

Enrico Ruggeri, perché una canzone su Chico Forti?

«Ho seguito con attenzione la vicenda di Chico Forti fin dal suo inizio e qualche anno fa ho condotto una trasmissio­ne in radio dedicata a lui. Ho scritto la canzone pochi mesi fa e quando prima di Natale è arrivata la notizia del suo possibile ritorno in Italia, ho deciso di completare l’arrangiame­nto e pubblicarl­a in anticipo sul prossimo album».

Un testo intenso che descrive le due vite dell’imprendito­re trentino.

«Il titolo L’America era inevitabil­e perché Chico ha vissuto sulla propria pelle i due opposti aspetti del sogno americano. “L’America è ancora lontana eppure io sono al suo interno” è uno dei versi chiave del ritornello. Chico è entrato in America come uno che ce l’ha fatta, da imprendito­re e sportivo di successo. Poi l’incubo vissuto con la carcerazio­ne e la condanna che io credo sia stata dovuta al documentar­io che stava girando sulla morte di Versace a Miami».

Che storia c’è dietro al video

del brano?

«Quando ho scritto la canzone ho telefonato allo zio Gianni Forti, con cui ero già in contatto, per fargliela sentire e lui mi ha presentato il fumettista Massimo Chiodelli, in arte “Chiod”, e il documentar­ista Thomas Salme. Loro sono i principali autori del video che alterna le immagini a fumetti di “Chiod” tratte dal suo libro Una dannata commedia a quelle girate da Thomas Salme sulla vita di Chico».

La sua canzone è uscita quasi in contempora­nea con quella del cantautore trentino Michele Cristofore­tti, sempre dedicata a Chico.

«Credo che la sua canzone sia uscita qualche giorno prima. Mi fa solo piacere che ci sia dell’affetto sincero attorno alla figura di Chico Forti».

Nel recente concerto di San Valentino a Ferrara ha suonato con la sua band con le spalle alla platea: che effetto le ha fatto?

«Era un effetto scenico e coreografi­co. Mancando il pubblico l’unica era avere i palchi del teatro sullo sfondo. Il problema vero è quello di suonare senza pubblico quando invece si potrebbe fare con ingressi limitati e tutte le misure del caso».

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