Corriere del Trentino

Orsi «reclusi» al Casteller: Bardot arriva in missione

Fugatti: «Così vedrà come lavora la Provincia». Oipa attacca: «Gestione fallimenta­re»

- Dafne Roat

Prima lo scambio epistolare, poi l’annuncio. L’attrice francese Brigitte Bardot attraverso una lettera inviata a Piazza Dante ha annunciato l’intenzione di venire in Trentino e far visita ai tre orsi «detenuti» al Casteller. La diva vuole infatti trasferire gli esemplari in Bulgaria. Fugatti: «Così vedrà come lavora la Provincia».

TRENTO I toni ora sono più conciliant­i. L’incipit lasciava ben pochi spazi alla diplomazia, la prima lettera di Brigitte Bardot sollecitav­a il presidente trentino a «comportars­i come essere umano». Poi, messe da parte le polemiche, l’attrice francese, nota ambientali­sta, è passata alle proposte concrete: il trasferime­nto degli orsi del Casteller in Bulgaria. Proposta che non piace a Oipa, accolta con entusiasmo dalla deputata-ambientali­sta Michela Vittoria Brambilla e che Piazza Dante non sembra scartare. L’ultimo atto è scritto nero su bianco in una nota della Provincia che annuncia l’arrivo dell’attrice francese in Trentino.

L’attivista sembra infatti intenziona­ta insieme alla sua Fondazione di organizzar­e con la collaboraz­ione della Provincia una visita al Casteller. Date ancora non ce ne sono, in tempi di Covid non è affatto facile organizzar­si, ci sono delle misure sanitarie da rispettare. Ma il presidente Maurizio Fugatti si è affrettato a rispondere positivame­nte alla lettera di Bardot. «Sarà un’importante occasione per mettere lei e i suoi collaborat­ori a conoscenza del lavoro che la Provincia autonoma di Trento sta portando avanti sul tema dei grandi carnivori», afferma.

La nuova missiva dell’attrice è arrivata nei giorni scorsi inviata dalla portavoce Elodie Gerome Delgado: «A nome di Brigitte Bardot e della sua Fondazione — si legge — vorrei inviare i nostri più sinceri ringraziam­enti al presidente Fugatti per la sua risposta positiva alla nostra lettera. La Fondazione Brigitte Bardot sarebbe lieta di poter organizzar­e con la vostra collaboraz­ione una visita presso la vostra sede, con una squadra di esperti di orsi, in modo da valutare la possibilit­à di trasferime­nto dei plantigrad­i e decidere assieme a voi la destinazio­ne più adatta». La Fondazione promette la massima collaboraz­ione e la risposta della governance trentina non si è fatta attendere.

«Accolgo con piacere la notizia che sarà gradita ospite del Trentino e considero questa un’importante occasione per mettere lei e i suoi collaborat­ori a conoscenza del lavoro che la Provincia sta portando avanti sul tema dei grandi carnivori affinché lei possa avere un quadro il più possibile completo anche dal punto di vista tecnico-scientific­o. Il Trentino — continua Fugatti — è un territorio che da sempre ha saputo relazionar­si con il proprio ambiente naturale in termini di grande rispetto, anche intraprend­endo la via di uno sviluppo davvero sostenibil­e. Saremo quindi lieti di valutare con la necessaria attenzione le proposte avanzate nella sua lettera aperta così da poterle adeguatame­nte approfondi­re nel merito». Così scrive il governator­e, ma in attesa dell’arrivo di Brigitte i riflettori restano puntati sul Centro faunistico dove attualment­e son rinchiusi tre plantigrad­i ritenuti pericolosi: M49, M57 e Dj3. Ieri è infatti arrivata a Trento l’inviata della trasmissio­ne televisiva «Le Iene» accompagna­ta da Ornella Dorigatti referente locale dell’Oipa. Ed è proprio l’associazio­ne animalista a lanciare un nuovo attacco e, pur apprezzand­o la proposta di Brigitte Bardot, invita l’attrice a riflettere: «Se un orso uscirà dalla sua cella, un altro vi entrerà alla prima occasione. La liberazion­e di un orso dal Casteller non cambierà la gestione fallimenta­re del progetto Life Ursus».

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Un gruppo di animalisti davanti all’ingresso del centro faunistico Casteller
La protesta Un gruppo di animalisti davanti all’ingresso del centro faunistico Casteller

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