Corriere del Trentino

Pandemia, sfide, speranze: i giovani si mettono in gioco

«UnderTrent­a»: i racconti dei giovani tra pandemia, sfide, speranze e futuro Storie dal Trentino e dall’Alto Adige Con un omaggio a Louis Sepúlveda

- di Gabriella Brugnara

Una sorta di «diario del lockdown» in cui i giovani autori, tra riflession­i, storie e testimonia­nze, raccontano un 2020 stravolto dalla pandemia. Racconti dentro lo spazio massimo di trenta righe. In un freddo pomeriggio invernale, poco prima che il Covid-19 colpisse il mondo, un gruppo di ragazze e ragazzi con la passione per la scrittura si incontrano attorno a un tavolo. Ad animarli il desiderio di dare nuovo impulso a UnderTrent­a, il progetto editoriale e laboratori­o di scrittura giornalist­ica dedicato ai giovani, coordinato dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, in collaboraz­ione con l’Ufficio per il sistema biblioteca­rio trentino e per la partecipaz­ione culturale della Provincia di Trento. Fondato nel 2013, ha riunito molti ragazzi, ma lo scorso inverno i giovani hanno avvertito l’esigenza di un passo in più. Eleonora Angelini, Sara De Pascale, Maria Liana Dinacci, Karen Giacomello, Emily Orlando, Luca Rinaldi e Valentina Federica Zeni, a cui si sono aggiunti Chiara Soma e Sara Tomaselli, hanno così deciso di dare vita a un comitato di redazione. Solo poche settimane dopo, l’Italia entrava nel primo lockdown.

Le riflession­i, storie e testimonia­nze, pubblicate online nel 2020 sono state raccolte in UnderTrent­a 2020. Souvenir di un anno x (Idesia, 2020, 216 pagine, 18 euro), il volume curato da Mauro Marcantoni e Federico Oselini, direttore responsabi­le e caporedatt­ore di UnderTrent­a. Venerdì il libro è stato presentato in streaming sulla piattaform­a Google Meet.

Diversi gli aspetti analizzati dagli autori, poi composti in sei macro aree: «Pensieri pandemici»; «Sfide del nostro tempo»; «Giovani e lavoro»; «Libri, musica, cinema e...»; «Verso l’infinito, prima tappa Marte!»; «Con una penna in mano».

La prima sezione si apre sul tema « Riscoprirs­i cosmopolit­i... da casa» di Anežka Žáková, mentre Maria Liana Dinacci si sofferma sui «malati di fake news». «Non vi sono purtroppo ancora evidenze

 Abbiamo portato nelle case dei lettori le riflession­i, i dubbi e gli entusiasmi, le tensioni e la voglia di mettersi in gioco dei ragazzi durante il 2020 e fino a oggi

scientific­he che possano confermarl­o, ma le bufale sul Covid-19 paiono diffonders­i più velocement­e del virus, infettando i cervelli senza distinzion­i di genere, età, occupazion­e o livello di istruzione», afferma. Il flash-mob musicale del 13 marzo è invece l’episodio approfondi­to da Federico Oselini, che ricorda quando «in un giorno qualunque ci siamo sentiti tutti più uniti da una cosa sempliciss­ima: la musica». Invita a trovare «la forza in cui sperare» Emily Orlando. Perché «la paura si trasformi in fiducia verso il futuro». È quasi un omaggio all’Italia quello con cui Sara De Pascale racconta la fortuna di «vivere in un luogo vario come il nostro “bel Paese”». Tra i nomi della sezione dedicata a «Libri, musica, cinema e…» ricorrono quelli di Luis Sepúlveda, morto a causa del Covid-19, di cui rimane la forza di «quel mondo che mi insegnò a volare». Ci sono anche Giorgio Bassani, «Bruce Springstee­n e la scintilla che mi ha cambiato la vita» e scritti sugli 80 anni di Francesco Guccini. La chiusura del libro è lo sguardo dei giovani sugli antenati, affrontato da Davide Prudentino: «Ogni tanto mi domando chi eravate voi. Miei padri e madri. Miei onorevoli fantasmi. Cosa facevate in quelle serate estive di secoli antichi. Come passavate le vostre giornate quando non eravate consapevol­i della vita». Osserva il curatore Oselini: «Definire il 2020 un anno unico sarebbe riduttivo. Abbiamo portato nelle case dei lettori i racconti e le riflession­i, i dubbi e gli entusiasmi, le tensioni e la voglia di mettersi in gioco dei giovani. che si raccontano per diventare parte attiva della contempora­neità».

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