Pandemia, sfide, speranze: i giovani si mettono in gioco
«UnderTrenta»: i racconti dei giovani tra pandemia, sfide, speranze e futuro Storie dal Trentino e dall’Alto Adige Con un omaggio a Louis Sepúlveda
Una sorta di «diario del lockdown» in cui i giovani autori, tra riflessioni, storie e testimonianze, raccontano un 2020 stravolto dalla pandemia. Racconti dentro lo spazio massimo di trenta righe. In un freddo pomeriggio invernale, poco prima che il Covid-19 colpisse il mondo, un gruppo di ragazze e ragazzi con la passione per la scrittura si incontrano attorno a un tavolo. Ad animarli il desiderio di dare nuovo impulso a UnderTrenta, il progetto editoriale e laboratorio di scrittura giornalistica dedicato ai giovani, coordinato dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, in collaborazione con l’Ufficio per il sistema bibliotecario trentino e per la partecipazione culturale della Provincia di Trento. Fondato nel 2013, ha riunito molti ragazzi, ma lo scorso inverno i giovani hanno avvertito l’esigenza di un passo in più. Eleonora Angelini, Sara De Pascale, Maria Liana Dinacci, Karen Giacomello, Emily Orlando, Luca Rinaldi e Valentina Federica Zeni, a cui si sono aggiunti Chiara Soma e Sara Tomaselli, hanno così deciso di dare vita a un comitato di redazione. Solo poche settimane dopo, l’Italia entrava nel primo lockdown.
Le riflessioni, storie e testimonianze, pubblicate online nel 2020 sono state raccolte in UnderTrenta 2020. Souvenir di un anno x (Idesia, 2020, 216 pagine, 18 euro), il volume curato da Mauro Marcantoni e Federico Oselini, direttore responsabile e caporedattore di UnderTrenta. Venerdì il libro è stato presentato in streaming sulla piattaforma Google Meet.
Diversi gli aspetti analizzati dagli autori, poi composti in sei macro aree: «Pensieri pandemici»; «Sfide del nostro tempo»; «Giovani e lavoro»; «Libri, musica, cinema e...»; «Verso l’infinito, prima tappa Marte!»; «Con una penna in mano».
La prima sezione si apre sul tema « Riscoprirsi cosmopoliti... da casa» di Anežka Žáková, mentre Maria Liana Dinacci si sofferma sui «malati di fake news». «Non vi sono purtroppo ancora evidenze
Abbiamo portato nelle case dei lettori le riflessioni, i dubbi e gli entusiasmi, le tensioni e la voglia di mettersi in gioco dei ragazzi durante il 2020 e fino a oggi
scientifiche che possano confermarlo, ma le bufale sul Covid-19 paiono diffondersi più velocemente del virus, infettando i cervelli senza distinzioni di genere, età, occupazione o livello di istruzione», afferma. Il flash-mob musicale del 13 marzo è invece l’episodio approfondito da Federico Oselini, che ricorda quando «in un giorno qualunque ci siamo sentiti tutti più uniti da una cosa semplicissima: la musica». Invita a trovare «la forza in cui sperare» Emily Orlando. Perché «la paura si trasformi in fiducia verso il futuro». È quasi un omaggio all’Italia quello con cui Sara De Pascale racconta la fortuna di «vivere in un luogo vario come il nostro “bel Paese”». Tra i nomi della sezione dedicata a «Libri, musica, cinema e…» ricorrono quelli di Luis Sepúlveda, morto a causa del Covid-19, di cui rimane la forza di «quel mondo che mi insegnò a volare». Ci sono anche Giorgio Bassani, «Bruce Springsteen e la scintilla che mi ha cambiato la vita» e scritti sugli 80 anni di Francesco Guccini. La chiusura del libro è lo sguardo dei giovani sugli antenati, affrontato da Davide Prudentino: «Ogni tanto mi domando chi eravate voi. Miei padri e madri. Miei onorevoli fantasmi. Cosa facevate in quelle serate estive di secoli antichi. Come passavate le vostre giornate quando non eravate consapevoli della vita». Osserva il curatore Oselini: «Definire il 2020 un anno unico sarebbe riduttivo. Abbiamo portato nelle case dei lettori i racconti e le riflessioni, i dubbi e gli entusiasmi, le tensioni e la voglia di mettersi in gioco dei giovani. che si raccontano per diventare parte attiva della contemporaneità».