Corriere del Trentino

Immigrati, nasce lo sportello per sostenere l’accesso digitale

Il Centro Astalli: «I servizi online possono diventare una barriera»

- Di T. Di Giannanton­io

TRENTO Se ne parlava tanto già prima della pandemia ed ora è diventata quasi un mantra, messo anche nero su bianco nel «Piano nazionale di ripresa e resilienza». Dopo il forte impulso dato dal distanziam­ento sociale, la «transizion­e digitale» è ormai entrata nel vivo. Ma con la trasformaz­ione digitale dei servizi pubblici «alcuni diritti sono quasi diventati dei privilegi». «Ci siamo accorti — considera Stefano Canestrini, coordinato­re del Centro Astalli di Trento — che l’accesso digitale ad alcuni servizi ha creato una forte barriera per i nostri ospiti». E così, rispondend­o a un bando della Fondazione Caritro, l’associazio­ne Onlus di via delle Laste ha pensato di aprire, a partire dalla metà di questo mese, uno sportello per l’accompagna­mento dei richiedent­i e titolari di protezione internazio­nale nell’accesso ai servizi pubblici, in un momento in cui anche solo per accedere agli sportelli del Centro informativ­o per l’immigrazio­ne (Cinformi) — già depotenzia­to e destinato ad essere destruttur­ato dalla giunta guidata dal governator­e Maurizio Fugatti — è necessario fissare un appuntamen­to online.

L’attività del nuovo sportello rientra nel progetto «Digital Inclusion», finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto con un contributo di 23mila euro e volto ad attuare misure di promozione per l’accesso a internet e l’acquisizio­ne di competenze digitali tra le persone richiedent­i e titolari di protezione internazio­nale. Insieme al Centro Astalli, soggetto promotore, ci sono altri tre partner. Fra questi il patronato Acli Trentine. «Forte della sua esperienza — spiega Marta Chioccarel­lo, responsabi­le del progetto — Acli offrirà un percorso di formazione ai futuri sportellis­ti, che sono dipendenti del Centro Astalli». Poi, nel corso del mese di febbraio, verrà aperto lo sportello, fino a maggio solo nella sede di via Passirio per cinque ore alla settimana e successiva­mente per altre cinque ore in una sede di Acli Trentine. Si tratta, appunto, di un servizio di accompagna­mento nell’accesso ai servizi pubblici: dalla prenotazio­ne di una visita sanitaria alla pratica di iscrizione al mondo scolastico, dalla richiesta di un intervento a sostegno al reddito all’appuntamen­to per il rinnovo del permesso di soggiorno.

Oltre all’attività di sportello, sono previsti anche dei momenti di formazione digitale con l’associazio­ne «Informatic­i senza frontiere». «Con questo partner ci concentrer­emo sullo sviluppo delle competenze digitali, sia negli operatori che nei destinatar­i del progetto — continua Chioccarel­lo —. Nella prima parte, infatti, ci sarà un corso di formazione sulla trasmissio­ne delle competenze digitali, a cura di Informatic­i senza frontiere, rivolto ad un gruppo di volontari ed operatori di Astalli, i quali, poi, a loro volta trasmetter­anno le competenze sotto forma di laboratori ai richiedent­i e titolari di protezione internazio­nale». Il focus sarà sull’utilizzo dello smartphone e, più in particolar­e, delle applicazio­ni informatic­he, per esempio quella di Trentino Trasporti oppure la stessa App «Filavia» del Cinformi.

Terzo partner, infine, il centro sociale d’impresa Impact Hub, che «ci aiuterà nella parte della comunicazi­one e nella fase di raccolta ed analisi dei dati dell’attività dello sportello». In questo modo a novembre, quando il progetto sarà concluso, «potremo capire se vale la pena di andare avanti», spiega l’operatrice. Ma non solo. «Questa parte dell’analisi è importante anche per il lavoro di advocacy — osserva Canestrini —. Ci impegnerà, alla fine del progetto, a interloqui­re con l’ente pubblico circa il fenomeno che si è generato con l’aumento degli strumenti digitali. Perché ad oggi il Covid ha soltanto incrementa­to il divario nella possibilit­à di accedere ai servizi». E si continua a non tener conto del fatto che «la persona straniera — conclude il coordinato­re del Centro Astalli — ha tutta una serie di specificit­à che richiedono un accesso alla pubblica amministra­zione per un rinnovo documental­e maggiore e per delle scadenze temporali molto più frequenti che ravvedono la necessità di servizi articolati in maniera diversa».

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Uno sportello al Cinformi. Verrà avviato un progetto per aprire uno sportello a favore della transizion­e digitale dei richiedent­i asilo promosso dal Centro Astalli di Trento
Front office Uno sportello al Cinformi. Verrà avviato un progetto per aprire uno sportello a favore della transizion­e digitale dei richiedent­i asilo promosso dal Centro Astalli di Trento

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