Deville: «Val di Fassa pronta segnale per la montagna»
Venerdì la Coppa del mondo. Deville: «Ripagati anni di sacrifici, le condizioni sono ideali»
Quindici anni di coppa del mondo. Partenza e arrivo sulla Podkoren di Kranjska Gora, dove Cristian Deville ha debuttato nel 2003 e concluso il suo lungo viaggio nel circo bianco nel 2018. Nel mezzo, tre podi e una memorabile vittoria sulla Ganslern di Kitzbühel nel 2012: «Quarto dopo una prima manche così così — racconta — davanti avevo gente come Matt, Kostelic e Hirscher. Faceva caldo, nella seconda quando Hirscher fu squalificato per un’inforcata, io ero già contento del podio, poi mi ritrovai primo. Fu una festa, al parterre c’erano mio padre, mia zia e gli amici di Moena. Indimenticabile». Cristian e Chiara Costazza sono i due testimonial per il battesimo assoluto della coppa del mondo in Val di Fassa: tre gare femminili, due discese e un superG, in programma da venerdì a domenica su La VolatA di Passo San Pellegrino.
Come state vivendo questo appuntamento con la storia?
«È tutto pronto, grazie alle tante persone che vi stanno lavorando. Siamo stati ripagati di anni di tanti sacrifici: la
Val di Fassa si è distinta per le gare di Coppa Europa e i mondiali junior. La Provincia di Trento non si è mai tirata indietro: l’arrivo della Coppa del mondo è un gran bel messaggio per la nostra montagna in un momento molto difficile.
La Val di Fassa merita questo riconoscimento, sarà un successo».
Puntate a fare della Val di Fassa una tappa fissa?
«Lo speriamo. A Pozza la Aloch è sempre pronta, le piste sono bellissime e curate perfettamente. Sarà più difficile avere una gara maschile, magari è più fattibile con le ragazze. È il nostro sogno».
Saranno le prime gare di dopo Cortina…
«A Cortina i panorami sono da mozzafiato ma devo dire che qui non sono da meno. Avremo in pista tutte le medagliate di discesa e superG a Cortina e le nostre azzurre. Mi spiace ovviamente non ci possa essere Sofia Goggia. Le temperature sono date in ribasso nel weekend: condizioni ideali per godersi un grande spettacolo su una pista meravigliosa».
Dei mondiali appena conclusi, che pensa?
«Hanno fatto un gran lavoro, è stato un bel mondiale. È partito in salita a causa del maltempo, poi è andato tutto bene. Sono felice per Marta Bassino e Luca De Aliprandini, bravissimi. Mi spiace per Stefano Gross: nello slalom stava andando fortissimo ed era il più veloce in pista. Bravo anche Alex Vinatzer, che è andato vicino alla medaglia e si è ripreso dal gennaio difficile».
Lei in pista ci va ancora?
«Sono allenatore del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle. Lavoriamo per rilanciare ragazzi che rientrano dalle squadre nazionali. Vado in pista con loro e me la cavo ancora piuttosto bene. Fosse stato per me, non avrei mai smesso».