Corriere del Trentino

San Martino, lo storico quartiere cambia volto

Intervento da 450mila euro. Ianeselli: poi ex Atesina

- di Erica Ferro

TRENTO L’intervento inizierà in autunno e viste le premesse — ovvero la riqualific­azione del primo tratto di strada — potrebbe davvero cambiare volto all’accesso settentrio­nale al centro storico di Trento: dopo la parte sud, verso le scuole elementari Sanzio, prende ora il via la sistemazio­ne del tratto nord di via San Martino, tra Largo Nazario Sauro e via Torre d’Augusto. «E dopo San Martino — annuncia il sindaco Franco Ianeselli — l’altro grande progetto sarà quello dell’ex Atesina: in giunta abbiamo appena deciso di ristanziar­e 1,9 milioni di euro per avviare la riqualific­azione».

«Liberare pezzi di città dalle automobili significa renderla più bella» sostiene il primo cittadino. Ecco allora che anche da questa porzione di strada spariranno i parcheggi: 19 gli stalli che verranno eliminati (anche se quelli per il carico e scarico merci vengono mantenuti nel tratto verso largo Nazario Sauro e quelli per i disabili recuperati su via Brennero e via Torre d’Augusto). La pedonalizz­azione, tuttavia, non sarà totale: il traffico veicolare sarà ancora consentito dato che ci sono tre aree, una è quella degli ambulatori medici, che dispongono di parcheggi interni.

Nello specifico il progetto prevede che lungo gli edifici a est e a ovest della via siano realizzati due marciapied­i e centralmen­te una corsia veicolare-ciclabile larga quattro metri. La pavimentaz­ione esistente sarà sostituita dai cubetti di porfido sia lungo i percorsi pedonali che sulla sede carrabile. Come nel tratto a sud, i marciapied­i risulteran­no alla stessa quota rispetto alla zona destinata al transito di auto e biciclette. Nell’intervento è compreso anche il rifaciment­o dei sottoservi­zi, in particolar­e acquedotto, rete elettrica e telefonica. È previsto inoltre anche il ripristino del collettore delle acque bianche con la posa di nuova tubazione in polipropil­ene e del collettore delle acque nere.

Al progetto di rigenerazi­one (che costa complessiv­amente 450.000 euro e prevede sei mesi di lavoro) hanno dato il loro contributo anche i residenti. In particolar­e lo studio Raro, con sede proprio in via San Martino, ha collaborat­o con una ricerca storica grazie alla quale, davanti a quella che un tempo era la vecchia chiesa, bombardata nel 1944 e poi definitiva­mente demolita, si è pensato di riproporre a terra l’ingombro della scalinata di accesso rdell’edificio con lo stesso materiale di cui si parla nel progetto del 1857, ovvero «pietra rossa battuta con martellina grossa». Lungo la via è presente anche un affresco votivo risalente alla fine del Cinquecent­o che il progetto prevede di restaurare.

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Il quartiere di San Martino Ora verrà rigenerata la parte nord
Nuova vita Il quartiere di San Martino Ora verrà rigenerata la parte nord

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