Confini, si va avanti con i divieti Fugatti: «Da noi contagi in crescita»
Il governatore: «Contagi in crescita, siamo preoccupati»
Il decreto legge di Draghi sulla proroga al divieto di spostamento tra regioni viene accolto con soddisfazione dal governatore Fugatti sul fronte del metodo: «La comunicazione viene fatta in anticipo, un passo avanti». Domani intanto l’assessore Failoni vedrà il ministro Garavaglia. Ma preoccupa l’andamento dei contagi.
TRENTO La decisione era nell’aria. E già domenica sera, al termine del confronto tra i governatori e i ministri Maria Stella Gelmini e Roberto Speranza, la direzione sembrava obbligata. Ma l’ufficializzazione è arrivata ieri mattina, al termine della riunione del consiglio dei ministri: il divieto di spostamento tra regioni, in scadenza il 25 febbraio, verrà prorogato di un altro mese. Fino al 27 marzo. Non solo: nel decreto-legge varato ieri su proposta del premieri Mario Draghi e dello stesso Speranza, viene introdotto anche il divieto — nuovo rispetto alle misure adottate finora — di andare a trovare amici e parenti a casa se ci si trova in zona rossa, a meno che non si tratti di spostamenti dovuti a «motivi di salute, lavoro o necessità». Si potrà continuare a far visita a a casa di qualcuno invece in zona gialla (all’interno della propria regione o provincia autonoma) e in zona arancione (all’interno del territorio comunale). Ma con le limitazioni già note: solo due adulti con i figli minori di 14 anni. E solo una volta al giorno.
Failoni Sugli aiuti al settore mercoledì incontrerò il ministro Garavaglia
Vogliamo garanzie per poter impostare la promozione della Pasqua
Il governatore
In Trentino, il provvedimento di Draghi viene accolto con favore dal governatore Maurizio Fugatti. Per il metodo usato, prima ancora che per il merito: «Al di là dei contenuti, almeno le decisioni vengono prese qualche giorno in anticipo, non dall’oggi al domani. Un passo avanti». Un metodo che dovrebbe essere utilizzato anche per la comunicazione delle divisioni per fasce colorate (la decisione dovrebbe arrivare tra domani e giovedì). E che, secondo il presidente della Provincia, dovrebbe diventare la norma, anche in vista del nuovo Dpcm: «Servono risposte anticipate su eventuali chiusure e aperture. Ma mi pare che il governo abbia adottato un approccio diverso». Sulla chiusura dei confini prorogata al 27 marzo, Fugatti non si scompone: «La nostra situazione, in questo momento, non è facile: l’andamento dei contagi non è buono. E quindi non siamo nelle condizioni di opporci». Di più: «Attendiamo con preoccupazione l’esito del monitoraggio». Sperando di non ritrovarsi nella zona più difficile, la rossa. Nel frattempo, si guarda al decreto Ristori, che dovrebbe essere pronto a breve: «Anche su questo abbiamo alte aspettative sul cambio dei tempi: serve celerità». Proprio di questo si occuperà domani anche la commissione turismo nazionale. «Incontreremo — anticipa l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni — il ministro Massimo Garavaglia. Chiederemo risposte sulle tempistiche degli aiuti ai lavoratori in difficoltà a causa della crisi scatenata dalla pandemia. E chiederemo che ci vengano date garanzie con largo anticipo, nel caso la curva dei contagi lo consenta, sulla possibilità di far ripartire gli spostamenti tra regioni gialle dal 28 marzo, in modo da poter impostare una promozione in vista della Pasqua».
Il fronte sanitario
Intanto il bollettino di ieri mostra ancora una situazione in peggioramento soprattutto per quanto riguarda la pressione ospedaliera. I posti letto occupati sono saliti infatti a 205 (9 in più del giorno precedente), con una persona in più anche in terapia intensiva (30 in totale). Due i decessi registrati ieri, con 60 nuovi positivi (29 riscontrati tramite tampone molecolare e 31 registrati con test antigenico). Poche però le analisi: i tamponi, tra antigenici e molecolari, sono stati in tutto 904. Procede la campagna vaccinale: sono 36.410 in tutto le somministrazioni, comprese le 13.455 seconde dosi e le 6.895 dosi riservate agli ospiti delle case di riposo. Ma guardando in avanti le prospettive non sono buone. Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha iniziato a pubblicare la proiezione settimanale dei contagiati a livello regionale e provinciale: una iniziativa realizzata in collaborazione con il dipartimento di Fisica dell’Università di Trento e con Roberto Battiston, coordinatore dell’Osservatorio dei dati epidemiologici del dipartimento. Osservando l’andamento tratteggiato per il Trentino, la curva si impenna decisamente verso l’alto: un trend che — come ammesso da Fugatti — potrebbe preoccupare in vista delle classificazioni per territori.