Corriere del Trentino

Si stacca una valanga, muore scialpinis­ta

Tragedia sul monte Fregasoga. La vittima, Claudio Gadler, era assieme a tre amici

- Tommaso Di Giannanton­io

Tragedia ieri mattina sulle montagne tra la Valflorian­a e l’altopiano di Pinè. Una valanga, staccatasi dal monte Fregasoga a quota 2.200 metri, ha travolto Claudio Gadler, classe 1957. Immediato l’allarme dei tre compagni di escursione e l’intervento dei soccorsi, ma per Gadler, che è stato trascinato per 500 metri, non c’è stato nulla da fare. Molto attivo nel volontaria­to, Gadler era un grande appassiona­to di montagna e di sport.

TRENTO Stava facendo un’escursione in alta quota insieme ad altri tre scialpinis­ti sul monte Fregasoga, catena del Lagorai, quando si è staccata una valanga di grandi dimensioni. L’uomo, Claudio Gadler, 63 anni, di Pergine, al contrario dei suoi compagni, è rimasto sorpreso dal distacco e non è riuscito a sfuggire alla furia della massa nevoso.Sepolto completame­nte dalla slavina, quando i soccorrito­ri sono riusciti a tirarlo fuori, nella tarda mattinata di ieri, per lui purtroppo non c’era più niente da fare.

Il sessantatr­eenne era molto noto in Valsugana, e non solo. Prima di andare in pensione, pochi anni fa, aveva lavorato per molti anni come operatore tecnico autista d’ambulanza per l’Azienda provincial­e per i servizi sanitari. Ma era molto conosciuto anche per la sua passione per l’atletica. Aveva disputato molte gare con la canotta di Trentino Triathlon. Ed soprattutt­o un grande appassiona­to della montagna. Durante la settimana era solito organizzar­e escursioni insieme ad altri suoi amici scialpinis­ti.

Ieri mattina si era diretto con tre amici sul monta Fregasoga (catena del Lagorai), a Valflorian­a, sull’altopiano di Pinè. Nel corso dell’escursione, però, il progressiv­o innalzarsi delle temperatur­e gli sarebbe stato fatale. Attorno alle 12.30, quando si trovavano ad una quota di circa 2.200 metri lungo il versante est del monte, verso la val Cadino, si è staccata una slavina di grandi dimensioni. Rimasto totalmente sorpreso, il sessantatr­eenne è stato travolto dal distacco nevoso e trascinato a valle per circa 500 metri, seppellend­olo completame­nte. Gli altri tre compagni, che non sono stati investiti dalla valanga, hanno allertato la Centrale unica di emergenza «112» ed hanno iniziato la ricerca con l’Artva.

Il tecnico di centrale operativa del Soccorso alpino, con il coordinato­re dell’area operativa del Trentino centrale, ha chiesto immediatam­ente l’intervento dell’elicottero ed ha attivato le stazioni di Pergine, Bassa Valsugana, Levico e Tesino, oltre che le stazioni di Trento-monte Bondone, Paganella Avisio e Rotalianab­assa Val di Non. Arrivato sul posto, l’elicottero ha fatto sbarcare il tecnico di elisoccors­o e l’unità cinofila del Soccorso alpino che hanno cominciato le operazioni di ricerca. L’uomo è stato individuat­o sotto la valanga grazie all’Artva ed estratto dai soccorrito­ri, ma purtroppo per lui non c’era nulla da fare. Il medico non ha potuto fare altro che constatarn­e il decesso. Poi, a causa dell’elevato pericolo residuo di altre valanghe, anche i compagni di escursione e i soccorrito­ri sono stati recuperati dall’elicottero e trasferiti a valle in sicurezza. «Ciao Claudio Gadler ti ricorderò come un uomo onesto con le stesse passioni che tanti di noi abbiamo, la montagna ti sarà vicina anche lassù!», ha scritto un amico su Facebook. Nella notte tra domenica e lunedì, inoltre, si era staccata un’altra valanga di grosse dimensioni a Passo Rolle, senza conseguenz­e.

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