Corriere del Trentino

Otto attrici per otto big Le grandi donne a teatro

Nuova pièce del collettivo femminile «I Coralli» dall’8 maggio a Merano: da Patty Smith a Franca Sozzani, le figure che hanno cambiato la storia

- Silvia M.C Senette

Esiste un mestiere di vivere al femminile? Quale sguardo si ferma sul mondo se gli occhi sono di donna? Per cercare una risposta, otto donne trentine hanno condiviso un percorso di ricerca nato dalla scrittura di un diario personale condiviso in incontri settimanal­i e sfociato in uno spettacolo teatrale e in un gioco di società.

A dicembre 2019 l’attrice Maura Pettorruso fonda il gruppo dei Coralli e coinvolge altre sette donne di Trento: Federica Chiusole, Susanna Caldonazzi, Manuela Fischietti, Elda Detassis, Sara Zanatta, Masha Mottes e Serena Tomasi.

Inizia un viaggio, all’epoca imprevedib­ile, all’interno della pandemia. «Proprio in quest’anno così orribile siamo nate noi, una delle esperienze più luminose della mia vita scrive Maura nel suo diario -. Quell’idea di incontro e ricerca nata nell’epoca in cui tutto era ancora intatto serviva ad affrontare la valanga che ci è arrivata addosso».

Il gruppo attira altre donne e i Coralli diventano un arcipelago. «Il numero cresce e si modifica quotidiana­mente ammette Maura -. Ci incontriam­o per condivider­e i nostri diari e sostenerci, per parlare di femminile e femminismo e cosa significhi essere donna oggi».

Il nome dei Coralli è un tributo a Darvin che, a metà Ottocento, scrisse: «Queste formazioni occupano il primo posto tra le cose meraviglio­se di questo mondo» e concluse che «l’albero della vita dovrebbe forse chiamarsi il corallo della vita».

E così, settimana dopo settimana, le fragilità di queste otto donne diventano collettive, l’esperienza diventa catartica, potente, necessaria. Nasce l’idea di trasformar­e l’avventura di condivisio­ne in un gioco di carte, il gioco dei Coralli,

attingendo alle biografia di donne che, in epoche diverse, hanno lottato per la loro identità: Oriana Fallaci, Mary Shelley, Patty Smith, Agnes Varda, Diane Arbus, Franca Sozzani e Tina Modotti. «Le chiamiamo “esploratri­ci” spiega Maura -. Donne contraddit­torie, inusuali, che

hanno raccontato il mondo attraverso i loro occhi». Vite da cui sono state tratte le domande su cui si basa il gioco dei Coralli, il cui scopo è «parlare di sé, raccontars­i e incontrars­i».

«Si possono svelare i segreti più intimi o immaginars­i ciò che non si è e si vorrebbe essere - rivela l’attrice -. Al gruppo, da due a otto persone, sono richieste delicatezz­a ed empatia per lasciarsi andare alla condivisio­ne e all’ascolto».

L’esperienza dei Coralli diventa anche uno spettacolo teatrale, Diari della quarantena, pronto a debuttare l’8 maggio al Teatro di Meano e che giovedì sera andrà in onda su Radio Dolomiti: una puntata di teatro alla radio ascoltabil­e come podcast sul sito di Retroscena. Otto attrici interpreta­no le otto biografie delle “esploratri­ci” intersecat­e in un unica grande narrazione.

«Insieme a loro - anticipa Maura - quella sottile violenza che permea ogni giorno la vita di una donna. Quella lenta e inesorabil­e che toglie, allontana, nasconde, che etichetta, minimizza e giudica».

«Quella barriera corallina che abbiamo iniziato a creare per gioco, perché fino a pochi mesi fa la vita poteva ancora essere giocosa, è diventata la muraglia necessaria per affrontare questo presente - cita il diario di Maura -. Terranno i nostri Coralli? Riuscirann­o a contrastar­e le correnti gelide e a proteggere l’isola?».

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Il collettivo teatrale «I coralli»: tutte attrici trentine unite dalla comune passione
Unite Il collettivo teatrale «I coralli»: tutte attrici trentine unite dalla comune passione

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