Funzionaria positiva, quattro leghisti in quarantena
La questione, ieri mattina, ha inevitabilmente animato la seduta del consiglio provinciale. Prima ritardandone l’avvio (per la convocazione di una conferenza capigruppo all’ultimo minuto), poi stravolgendone l’ordine del giorno. A movimentare l’aula, in sostanza, è stata la notizia dell’isolamento fiduciario di quattro consiglieri. Tutti della Lega. E tutti componenti della quinta commissione permanente: la presidente Alessia Ambrosi, oltre a Devid Moranduzzo, Gianluca Cavada e Denis Paoli. E proprio un incontro della commissione — quello di giovedì scorso — è stato la causa della quarantena. La riunione, infatti, si è svolta in parte in videoconferenza, in parte in presenza: i membri del Carroccio dell’organismo consiliare hanno seguito la riunione in presenza, i componenti degli altri partiti invece da remoto. A prendere parte alla riunione, nella stessa stanza dei consiglieri, anche una funzionaria, che nei giorni successivi è risultata positiva al tampone. «Abbiamo rispettato le misure di sicurezza» assicura la presidente Ambrosi, che però per prima ha deciso di informare il presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder, comunicando l’opportunità per i consiglieri presenti alla riunione di commissione di seguire il periodo di isolamento fiduciario e di non prendere parte alla seduta dell’Aula. «Si tratta di una questione di sicurezza e responsabilità» mette in chiaro Ambrosi. Di fronte all’assenza di quattro consiglieri, ieri la maggioranza si è interrogata sulla linea da tenere, considerato il rischio di non riuscire a raggiungere in alcune votazioni le preferenze sufficienti per l’approvazione. Di qui la decisione, condivisa anche al termine di una seconda conferenza dei capogruppo del pomeriggio, di mantenere in agenda solo i punti senza votazione (question time e interrogazioni) o i provvedimenti già condivisi.