Museion, una collezione in regalo
Paolo Della Grazia dona l’«Archivio di Nuova Scrittura» al museo di Bolzano
L’«Archivio di nuova scrittura», l’immensa collezione di opere d’arte dedicate alle ricerca tra parola e immagine tra le più importanti a livello mondiale, entra a far parte dell’inestimabile patrimonio di Museion. Da ieri, infatti, le 1.800 opere acquisite nei decenni dal collezionista Paolo Della Grazia sono state ufficialmente donate al Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano.
Una svolta storica per il tempio di cristallo eretto sul Talvera che, da oltre vent’anni, ospita la raccolta come prestito a lungo termine concesso dal collezionista lombardo: lavori nati in seno al movimento che ha coinvolto un vasto gruppo di artisti desiderosi di trasmettere messaggi e linguaggi nuovi. Nel 1998 Della Grazia decise di collocare la sua raccolta tra Rovereto e Bolzano per favorirne lo studio e la valorizzazione: ne è nata la doppia mostra «Intermedia» che si sviluppa tra i due musei, Mart e Museion. Ora, però, il fondo privato che focalizza l’attenzione su poesia visuale, poesia concreta e fluxus - la miscellanea di linguaggi e discipline artistiche - entra a far parte stabilmente delle collezioni museali bolzanine.
«Considero la donazione dell’ “Archivio di nuova scrittura” (Ans, ndr) a Museion come il mio commiato dal mondo dell’arte, ma anche come un naturale e positivo passaggio di consegne commenta il benefattore Paolo Della Grazia a proposito della sua generosa donazione - Negli anni, Museion ha affrontato e presentato al pubblico, con coerenza e coraggio, le tematiche e la particolare realtà visiva proposte dalle mie opere, al di là delle mode e senza adagiarsi nella ricerca del consenso immediato. Mi auguro che, con lo stesso spirito, questo bene immateriale continui a essere un punto di riferimento per studi e ricerche, aprendo nuovi e inaspettati scenari intorno al contesto della poesia visiva».
La collezione, di respiro internazionale ma incentrata su opere di artisti italiani, ha origine nell’attività espositiva e collezionistica di Ugo Carrega, uno dei principali esponenti della Poesia visuale nel nostro Paese. Carrega diresse a lungo il centro culturale Mercato del Sale a Milano, di cui l’Ans raccolse l’esperienza. Il merito della collezione, però, spetta interamente alla sensibilità di Della Grazia e alla sua passione per le forme interdisciplinari di arte e poesia. Un ambito, quello della relazione tra immagine e parola, che è sempre stato un campo di ricerca importante nella storia di Museion e proprio su questo legame sarà focalizzata la prossima mostra attualmente in allestimento: «Here to Stay».
«La donazione è frutto di un lungo percorso iniziato negli anni Novanta sotto la direzione di Andreas Hapkemeyer - rammenta l’attuale direttore di Museion, l’olandese Bart van der Heide - Fu lui a gettare le basi per la creazione di un primo nucleo di opere di poesia visuale e concreta all’interno della collezione del museo e per un primo accordo di prestito a lungo termine dell’Ans. Un dialogo portato avanti anche sotto la direzione di Letizia Ragaglia ed è per me un onore poter ora consolidare questo rapporto di lunga data trasformando il prestito in una donazione». Il generoso gesto di Paolo Della Grazia segna così un nuovo capitolo per Museion e un importante investimento nel panorama culturale e nel profilo internazionale dell’Alto Adige. «Le relazioni durature hanno bisogno di tempo per essere costruite, ma certamente possono fare la differenza - prosegue van der Heide - L’Ans sarà ora un nucleo permanente nella nostra collezione: il nostro impegno sarà farlo crescere e continuare nel lavoro di divulgazione e apertura al pubblico».
Negli anni scorsi Museion ha dedicato diverse mostre collettive e personali ad artisti che fanno parte dell’«Archivio di nuova scrittura», da Nanni Balestrini a Irma Blank, curandone le relative pubblicazioni, come ad esempio «ArtWord: Archivio di Nuova Scrittura» del 2003, «ABC: Lettere in libertà» del 2009 e «Art = Life = Art. Dada» del 2012. Solo due anni fa la mostra collettiva «Intermedia» ha ripercorso la storia e l’attività dell’Ans, legando i suoi diversi nuclei alla luce del concetto di intermedialità. In parallelo anche il Mart di Rovereto, che ospita la documentazione libraria e archivistica dell’Ans, ha proposto un approfondimento su centinaia di riviste sperimentali del secondo Novecento. Grazie alla collaborazione tra Mart, Museion e la Fondazione Bruno Kessler di Trento è stata inoltre realizzata la piattaforma «Verbo Visuale Virtuale» che raccoglie i materiali dell’archivio depositati presso i due musei.