APRIRE A POPOLO, ITAS E ISA
Mediocredito sta per aprire una stagione di neo provincializzazione. È importante lasciare spazio all’azionariato popolare e a soggetti territoriali come Itas, Isa e Ft.
Non si arrende il fronte critico interno a Itas. Respinta la richiesta (prevista per legge) di posticipare l’assemblea al 30 giugno, il delegato di Parma Alberto Guareschi, uno dei sette ad aver chiesto il rinvio, avrebbe scritto a Ivass denunciando il rifiuto da parte della direzione.
Nella prossima assemblea del 30 aprile i 188 delegati di Itas saranno chiamati a rinnovare le cariche sociali con la formula del rappresentante designato, uno strumento introdotto per scongiurare i rischi annessi alla pandemia. Ma «è di tutta evidenza come questa situazione non consenta, in particolare, ai delegati di confrontarsi adeguatamente e di partecipare con coscienza alla formazione delle liste e quindi al voto assembleare», si legge nella lettera spedita nei giorni scorsi alla sede delle Albere. Da qui la richiesta di posticipare l’assemblea al 29 giugno in prima convocazione e al 29 luglio in seconda. Ma la proposta è stata respinta dalla direzione. A questo punto, secondo quanto riporta il quotidiano online Milanofinanza.it, il delegato di Parma Alberto Guareschi avrebbe deciso di scrivere all’autorità di vigilanza per le assicurazioni (Ivass) per denunciare il fatto. Raggiunto al telefono, Guareschi non conferma, ma nemmeno smentisce, limitandosi ad un «no comment». Ad oggi comunque l’unica lista, tra l’altro sottoscritta da almeno 150 delegati, rimane quella del vicepresidente vicario Giuseppe Consoli, nonché presidente di Itas Vita.