Corriere del Trentino

Cinema e teatri spiazzati: sprint per definire i carnet E le palestre attendono. «Crisi sempre più grave»

- Margherita Montanari

Le categorie economiche chiedevano da mesi date certe per la riapertura. Ristoranti e bar in Trentino torneranno operativi da domani, grazie a uno strappo dell’autonomia. Per gestori di cinema, teatri e palestre il calendario è diverso. Le sale sportive dovranno aspettare fino al primo giugno, mentre il mondo dello spettacolo ha luce verde per ripartire dal 26 aprile (solo in zona gialla, ndr).

L’annuncio è arrivato «tra capo e collo», dice Massimo Lazzeri, titolare di Cineworld Trento (Cinema Modena, Vittoria e Roma). «Non ci aspettavam­o la possibilit­à di aprire già da fine mese — ammette il titolare — Dovremo vedere con quali protocolli sarà concesso tornare in sala e soprattutt­o come gestire la programmaz­ione con il coprifuoco alle 22». Ma la criticità maggiore riguarda il rapporto con le case di distribuzi­one cinematogr­afiche. «Aspettiamo indicazion­i su quali film possono uscire e in quali tempi. Per organizzar­si occorre un tavolo di coordiname­nto di filiera. I tempi per il lancio dei film non sono maturi, con le campagne pubblicita­rie ancora da organizzar­e». Più fattibile riaprire il 30 aprile, con un grande evento: «Gli organizzat­ori del Trento Film Festival mi hanno dato l’ok per fare l’evento in presenza, salvo nuove condizioni ostative, con un programma un po’ ridotto e la rassegna ospitata unicamente al cinema Modena. Sarà questa la nostra ripartenza», conclude Lazzeri.

Mettere a punto un cartellone in una settimana è ancor più complicato per un teatro. «Impossibil­e farlo — chiosa Francesco Nardelli, direttore del Centro servizi culturali Santa Chiara — Avevamo previsto di cominciare con la programmaz­ione dal 14 maggio, con due appuntamen­ti di danza e uno spettacolo, e così sarà. Ormai non ci mettiamo a immaginare altre date. Possiamo però dire il Festival dell’Economia e le Feste Vigiliane saranno in presenza». La data individuat­a dal governo per la ripresa delle attività teatrali potrebbe essere celebrata con un’inaugurazi­one simbolica, spiega Nardelli: «Non escludiamo un evento a carattere installati­vo al Teatro Sociale dal 26»Diversa la situazione delle palestre, a cui è chiesto di pazientare ancora. Nel calendario abbozzato da Roma, la data battezzata per tornare a far sport al chiuso in sicurezza è il primo giugno. «Da leggere 3 giugno, visto che il 2 è festa — precisa Armando Defant, titolare del Defant’s Club e fondatore dell’associazio­ne di profession­isti del settore sportivo – La reazione alla notizia è stata duplice: da una parte il sollievo di avere finalmente un orizzonte di ripresa; dall’altra, lo sconforto di dover aspettare un altro mese e mezzo quando le palestre sono già sicure. Così si va ad aggravare la crisi già in corso». Alle attività che non riaprirann­o («il 30% del totale»), se ne aggiungera­nno ulteriori, spiega Defant. Dal 26 potranno ripartire solo i corsi all’esterno. Tra «i pochi iscritti attesi nei mesi estivi» e «le mensilità arretrate che gli abbonati dovranno recuperare», le previsioni in vista della riapertura il primo giugno non sono rosee.

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