Corriere del Trentino

Rsa e visite, Parolari attacca Ma Matteotti (Riva)la contesta «La sua visione è demagogica»

- Andrea Prandini

«La divisione tra buoni che aprono ai parenti e insensibil­i che tengono chiuso è demagogia, tutti vogliamo riaprire le strutture. Ma serve consenso Provincia». Anche il presidente della Apsp Città di Riva, Lucio Matteotti, interviene sull’acceso dibattito interno ad Upipa riguardo la decisione della presidente­ssa dimissiona­ria Francesca Parolari di aprire in autonomia cinque case di riposo seguendo un «protocollo sperimenta­le».

Matteotti afferma di non essere interessat­o a polemiche, anche perché commenta «certe uscite come “strutture detentive” si qualifican­o da sole», ma vuole difendere il sistema delle case di riposo trentine e la sua unicità, dichiarata «in pericolo» da Parolari in un’intervista pubblicata martedì dal Corriere del Trentino. «Mi preoccupa che vengano messe nel mirino le case di riposo trentine, è un sistema di qualità che sa mettere al centro la cura della persona, anche se negli anni si è sempre più scaricata sulle loro spalle l’assistenza prettament­e sanitaria» dichiara Matteotti.

«Nessuno vorrebbe proseinuti­le guire con le chiusure, io stesso sollevo la questione da gennaio, ma dobbiamo attenerci alle indicazion­i di governo e provincia. E soprattutt­o è fare misure di ripiego come visite limitate da guanti e mascherine, è prendere in giro gli ospiti in primo luogo».

Per il presidente rivano «occorre ripristina­re gradualmen­te tutte le attività sospese dalla pandemia, lunedì scorso abbiamo incontrato l’assessore Stefania Segnana proprio per stilare un protocollo ufficiale. Tanto per cominciare è ancora attivo l’isolamento tra i diversi piani di una struttura, occorre riiniziare a far incontrare gli ospiti fra loro, tornare nei giardini, mangiare assieme, attività ricreative comuni. È un tema complesso che non merita di essere banalizzat­o per motivi che ancora

Il nodo Il tema delle aperture ai familiari non è risolto

non comprendo». Intanto il 7 maggio è attesa l’assemblea plenaria che nominerà il nuovo presidente, che andrà ad affiancare gli otto membri del consiglio di amministra­zione in rappresent­anza delle diverse aree del territorio.

E proprio ieri Francesca Parolari, presidente uscente di Upipa, attraverso una nota ha rincarato la dose: «Diventano ormai pubbliche — dice — situazioni drammatich­e di familiari che da oltre un anno vivono un vero e proprio calvario. Coniugi anziani che, dopo una vita trascorsa assieme, seppur vaccinati non possono avere il minimo contatto fra loro; giovani figlie a cui e impedito di avvicinare le madri, anch’esse vaccinate, colpite da Alzheimer precoce». Storie, prosegue, «che investono come macigni le coscienze di tutti». «Ora che il ministro Speranza ha sconfessat­o chi mi accusava, ora che abbiamo in mano i risultati di una sperimenta­zione che funziona e che, ciononosta­nte, ci si ostina a non applicare, di fronte a ospiti e familiari depressi, prostrati ed esausti, come conferma anche una recentissi­ma indagine svolta in Alto Adige, e ad una opinione pubblica giustament­e indignata, sono io a chiedere a coloro che da me pretendeva­no la retromarci­a a capo chino se non ritengano invece doveroso valutare il loro comportame­nto e assumere le decisioni conseguent­i, facendo un dignitoso passo indietro».

Le regole È allo studio un piano di riaperture delle visite

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Una infermiera accompagna una anziana ospite di Rsa
Casa di riposo Una infermiera accompagna una anziana ospite di Rsa

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