Lazzeri: «Due obiettivi, Film Festival e zona gialla»
Lazzeri (Cineworld) spera nella zona gialla: «Siamo determinati a riprendere l’attività»
Potrebbero riaprire a fine mese i cinema. A dirlo è Massimo Lazzeri, titolare di Cineworld Trento: «Potremmo partire con le proiezioni del Film Festival». Intanto la speranza è che il Trentino possa tornare zona gialla.
La voglia di ripartire c’è anche nei cinema, ma prima di gettare il cuore oltre l’ostacolo, gli esercenti attendono comunicazioni ufficiali. A sentire Massimo Lazzeri, al momento, di certo c’è solo la data della possibile riapertura delle sale. «Il 26 aprile, sempre che siamo in zona gialla» sottolinea il titolare di Cineworld Trento, società che nel capoluogo gestisce le sale Modena, Roma, Vittoria.
Lazzeri, pronti a riaprire?
«Sì, ma non il 26 aprile. E’ un lunedì, giornata in cui tradizionalmente i cinema non lavorano. Puntiamo a ricominciare dal 30 aprile, ospitando le proiezioni del Festival della montagna, in calendario fino al 9 maggio. Il tutto sperando, naturalmente, sia consentito dall’evoluzione del quadro pandemico. Ma se, appunto, maturassero le condizioni, noi siamo ben determinati a riprendere le attività».
Come vi state organizzando logisticamente?
«Stiamo attendendo conferme sul dettaglio delle miproiezioni sure, ma conto verranno mantenuti i protocolli di sicurezza già resi noti. Ossia sale occupate per il 50% della propria capienza e spettatori distanziati di un metro, con obbligo di mascherina, o di due metri, senza mascherina».
Il mantenimento del coprifuoco alle 22 come impatta sulle vostre attività?
«Impatta tanto sul versante organizzativo, quanto su quello della scelta delle pellicole. Se gli spettatori devono essere a casa entro le 22, diventa difficile organizzare serali: anche iniziando a proiettare alle 19.30, i tempi sarebbero per il rientro del pubblico sarebbero molto compressi, specie per chi sta nelle Valli. E, appunto, le restrizioni incidono pure sul cartellone: difficile pensare di investire su prime visioni, che hanno costi ed esigenze di lancio più onerose. Facile ipotizzare che chi vuole ripartire punti su successi del passato, più o meno recente».
Per superare le difficoltà del coprifuoco, si parla di trasformare il biglietto in una sorta di lasciapassare. Ipotesi sensata?
«Si tratta di una ipotesi condivisa nel settore, tanto che l’Associazione nazionale esercenti cinematografici (Anec) lo ha proposto al Governo, senza però ottenere, finora, riscontro favorevole. Per noi potrebbe essere un aiuto notevole, nel programmare i cartelloni, tenendo conto che le proiezioni in sala sono parte di una filiera. Lo spettatore potrebbe, infatti, seguire la proiezione con tranquillità, esibendo il ticket in caso di controlli sulla via del ritorno. Farebbe fede l’orario di emissione».