Stefano Grassi al vertice Figc «Gli under 18 presto in campo»
Il neopresidente del comitato provinciale: «Affronteremo quanto prima il tema dei costi delle iscrizioni ai campionati»
Il post Ettore Pellizzari sarà guidato da Stefano Grassi. Il neo presidente del comitato provinciale della Figc raccoglie il pesante testimone di colui che ha condotto il movimento calcistico locale per più di 20 anni ed ora è il vice di Cosimo Sibilia alla Lega Nazionale Dilettanti.
Grassi, sabato scorso è diventato il numero uno della Figc Trentina. Quali sono le prime sensazioni?
«Sono soddisfatto del percorso compiuto insieme alla mia squadra, allo stesso temo mi rendo conto che ci aspettano delle grosse responsabilità e un’eredità tutt’altro che banale. Senza voler peccare di presunzione siamo convinti di poter essere all’altezza di coloro che ci hanno preceduto»
Per qualche settimana il suo competitor è stato Roberto De Laurentis, poi però non è riuscito a raccogliere le firme necessarie. Forse è mancato un incontro pubblico tra voi due?
«Come impostazione, insieme ai consiglieri, abbiamo deciso di prediligere il contatto diretto con le società presenti sul territorio rispetto ad eventi e situazioni, diciamo, di carattere più mediatico».
Su un totale di 134 realtà sportive presenti in provincia all’assemblea elettiva se ne sono presentate 90 e in 86 l’hanno votata. Come interpreta questi numeri?
«Amo il confronto , solo rapportandosi con chi ha visioni diverse dalla propria che si può migliorare. Ecco perché non mi preoccupa il fatto che non ci sia stato un vero e proprio consenso unanime».
Tra cinque giorni ripartirà il massimo torneo regionale d’Eccellenza seppure con solo sette squadre al via. Cosa pensa di questa formula?
«Spero sia solo il primo passo verso la normalità. Dal punto di vista organizzativo è tutto pronto, sono state seguite alla lettera le misure e le normative previste: il ritorno al calcio giocato è la priorità assoluta»
Qual è la sua personale road map?
«Bisognerà sempre tenere monitorati i numeri della pandemia ma se il miglioramento dovesse continuare mi piacerebbe rivedere scendere in campo i nostri giovani tra maggio e giugno. Credo che gli under 18 siano tra coloro che hanno sofferto di più questo maledetto periodo».
Periodo che lascerà strascichi anche dal punto di vista economico…
«I problemi non mancheranno anche nel nostro calcio. Non voglio fare promesse che non sono certo di poter mantenere ma i temi legati al costo delle iscrizioni ai vari campionati e gli oneri assicurativi sono sul tavolo. Li affronteremo quanto prima».
Sempre più società cercano di fondersi con soggetti geograficamente vicini. Qual è la posizione della Figc?
«Non è cambiata rispetto al passato. Quando qualcosa sparisce il tessuto socio sportivo della zona si indebolisce».
Cosa non sopporta proprio del calcio?
«Le futili polemiche che non portano a nulla. Le chiacchiere tese a distruggere».