Corriere del Trentino

Ospedali di Borgo e Tione, si ritorna alla normalità

Aula, critiche a Segnana: «Dati incompleti»

- Di Nicola Chiarini

Gli ospedali di Borgo Valsugana e Tione sono liberi dal Covid-19. Riprendono così l’attività chirurgica programmat­a e i ricoveri per malattie non correlate al virus.Effetti della campagna vaccinale che compie un altro passo avanti. Da oggi, infatti, si aprono le prenotazio­ni per i caregiver, ossia gli assistenti di persone estremamen­te vulnerabil­i o con gravi disabilità. Intanto ieri il consiglio provincial­e ha fatto il punto sull’emergenza, approvando una risoluzion­e per la ripresa delle visite nelle Rsa.

Il virus allenta la presa e gli ospedali di Borgo Valsugana e Tione tornano liberi dal Covid-19. Riprendono così i ricoveri per patologie non correlate al virus e l’attività chirurgica programmat­a. Un segnale di controtend­enza dopo un anno difficile in cui c’è stato un generale rallentame­nto delle attività non Covid-19. «Nel periodo — osserva Stefania Segnana, assessora provincial­e alla Sanità — Abbiamo registrato un calo del 37% delle prestazion­i specialist­iche».

Giù i ricoveri ma 4 morti

Il calo dei ricoveri è confermato anche dal bollettino quotidiano dell’azienda sanitaria provincial­e (Apss). I degenti Covid-19 in area medica sono scesi da 161 a 149, sebbene si registri un leggero incremento in Terapia intensiva, da 28 a 30. I dati, in ogni modo, invitano a non abbassare la guardia, sebbene le 145 guarigioni accertate nelle 24 ore superino gli 85 nuovi contagi accertati a fronte di 960 tamponi molecolari. L’Apss ieri ha, infatti, segnalato quattro decessi: sono 1.393 i morti da inizio pandemia. Tre dei deceduti erano ricoverati. Le vittime sono due uomini e due donne, di età media di 84 anni. Sul fronte vaccinazio­ni si è superata quota 140.000. In 24 ore si è saliti da 139.518 (compresi 41.208 richiami) a 142.280 (41.252 i richiami).

Vaccini per i caregiver

Cenni di ripresa legati all’avanzament­o della campagna vaccinale, che oggi compie un altro passo. Dalle 23 si aprono le prenotazio­ni per i caregiver, ossia gli assistenti di persone estremamen­te vulnerabil­i o con gravi disabilità. Un’opportunit­à cui sono ammessi pure i familiari di questi malati. La richiesta di profilassi va fatta attraverso il centro unico di prenotazio­ne (Cup) online, su cui è stata allestita una sezione ad hoc.

Il consiglio provincial­e

L’emergenza sanitaria ieri ha tenuto banco in consiglio provincial­e. La relazione dell’assessora Segnana ha soddisfatt­o solo in parte le opposizion­i. Una semplice foto dell’esistente, per le minoranze, priva di uno sguardo aperto sul futuro. Segnana ha puntato sui risultati della campagna vaccinale, rivendican­done il successo, dati alla mano. «In Italia — sottolinea — siamo i primi per copertura tra gli over 80 con l’86,14% e tra i settantenn­i con il 27,8%. Abbiamo poi completato la prima dose nelle residenze sanitarie assistite (Rsa)». Numeri permessi da una logistica aderente alle disposizio­ni nazionali. «Più di 98.000 persone

— aggiunge — hanno iniziato la profilassi e 41.000 hanno ricevuto anche la seconda iniezione, usando l’88,6% delle scorte ricevute. Con l’aumento delle fiale in arrivo, potremo accelerare ulteriorme­nte il ritmo». Elementi che hanno concorso a rallentare la corsa del virus, per Segnana, alleggeren­do la pressioni sugli ospedali. «Nei reparti Covid di area medica — spiega — l’occupazion­e è al 25%, mentre nelle Terapie intensive è al 41%». Percentual­e, quest’ultima, comunque superiore alla soglia di attenzione del 30%.

Luci e ombre

Le opposizion­i chiedono, però, un passo in più. Anzitutto sull’intervallo tra prima e seconda dose, portato da 21 a 42 giorni. «La scelta ha una sua logica — premette Luca Zeni, Pd — ed è ammessa dalle autorità tecniche e scientific­he. Ci sono però distorsion­i, come i primi settantenn­i passati davanti agli ultimi over 80, e rischi, legati alla chiamata all’ultimo

 Luca Zeni (Pd) Non si attenda l’ultimo giorno utile per iniettare la seconda fiala alle persone superfragi­li

giorno utile per la seconda iniezione per alcune categorie fragili». Un chiodo su cui ha battuto anche Ugo Rossi (Azione). Le minoranze hanno anche presentato una risoluzion­e, respinta, per chiedere una riduzione dell’intervallo per i pazienti superfragi­li. «Lo spostament­o della seconda dose — sostiene Segnana — ha permesso di mettere in sicurezza 30.000 persone, concorrend­o a ridurre le ospedalizz­azioni». Ma il dibattito, pur a tratti acceso, non è stato un muro contro muro, tanto che l’aula ha pure recepito alcune risoluzion­i proposte.

Le visite nelle Rsa

Accordo è emerso sulle la riapertura delle visite agli anziani ospiti delle Rsa. L’aula ha accolto trasversal­mente una risoluzion­e di Paolo Zanella (Futura) che impegna la Provincia a definire in tempi brevi linee guida omogenee, eliminando le ultime barriere, proprio alla luce dei risultati raggiunti nella campagna vaccinale per i degenti in queste strutture.

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Visioni diverse Nella foto grande un infermiere al lavoro. Nel tondo il lago di Garda nelle estati prepandemi­a

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