Corriere del Trentino

Incarichi a Bontempell­i, ridotto il conto al dirigente

- D. R.

Hanno ricalcolat­o il danno erariale, perché non sarebbe solo lui l’unico responsabi­le dell’operazione che era stata avvallata anche dal dirigente del personale, ma il ragionamen­to resta invariato. L’affidament­o degli incarichi esterni tra il 2015 e il 2018 a Michele Bontempell­i, ex sindaco del Pd a Pellizzano, parrucchie­re di profession­e, era illegittim­o. Il nome di Bontempell­i era stato suggerito dall’allora vicepresid­ente della Provincia e assessore Alessandro Olivi, ma questo non basta a sgravare la responsabi­lità del dirigente in quanto si trattava «di una mera richiesta — osserva il collegio — che avrebbe potuto essere disattesa».

La sezione prima giurisdizi­onale Centrale d’appello della Corte dei Conti ha condiviso le conclusion­i della Procura regionale e poi dei giudici contabili trentini che avevano condannato il dirigente provincial­e Claudio Moser al pagamento di 88.813 euro. A tanto ammontava il danno, calcolato dalla Procura, per gli incarichi esterni. I giudici hanno però accolto in parte le tesi della difesa e hanno esercitato il potere riduttivo applicando un ulteriore sconto del 20% dimezzando così il conto. Moser dovrà quindi pagare 35.527 euro.

Secondo la Corte il dirigente avrebbe dovuto effettuare una ricognizio­ne interna sulla base dei requisiti richiesti dall’assessore, verificand­o la sussistenz­a di profession­alità idonee a svolgere l’incarico. La mission era la riforma del sistema dei lavori socialment­e utili, settore nel quale, a quanto pare, Bontempell­i non aveva alcuna esperienza. Per i giudici non è verosimile che tra i circa 7mila dipendenti non ci fosse un’analoga profession­alità. Se così fosse era Moser a doverlo provare e non la Procura.

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