La primavera di Lana Passeggiate nei boschi a «caccia» di cascate
Salti d’acqua, piccoli arcobaleni, trekking e picnic
Con le prime temperature primaverili e lo scioglimento dei ghiacciai la regione di Lana vive la sua stagione più affascinante. Il verde è rigoglioso, le gite domenicali e le passeggiate pomeridiane tra sentieri fioriti sono piacevoli e la portata dei corsi d’acqua, ingrossati dalle nevi che si sciolgono a monte, rende fiumi e ruscelli della vallata impetuosi. Accanto ai torrenti rinvigoriti, anche le numerose cascate del territorio tornano a guizzare energiche con fiotti copiosi.
Affascinanti spettacoli della natura che non smettono di incantare, le cascate di Lana sono un’attrazione che richiama ogni anno decine di migliaia di turisti. I loro salti, spesso accompagnati dai piccoli arcobaleni che si creano quando uno spruzzo d’acqua intercetta un raggio di sole, rendono il paesaggio lungo i sentieri ancora più affascinante e salubre, rinfrescando passaggio degli appassionati di trekking e i picnic delle famiglie nei giorni più caldi. Tra le più amate, quella della cascata Brandis si trova alla fine dell’omonima passeggiata, un vero e proprio sentiero d’acqua. Per raggiungerla basta percorrere un piacevole percorso pianeggiante che parte da Lana di Sopra per arrivare al torrente Brandis e alla splendida cascata. Ai piedi dell’affascinante salto di una considerevole massa d’acqua, provocato da un repentino dislivello del terreno, è posizionata una romantica panchina dove sedersi, ammirare lo spettacolo della natura al suo stato più selvaggio e ascoltare fragore dell’acqua, che si schianta sul suolo dopo un salto di circa dieci metri.
Ma quella di Brandis non è certo l’unica cascata che il territorio offre a residenti, turisti e visitatori occasionali. La Gola di Lana, raggiungibile dal centro del paese in pochi minuti di passeggiata, è un luogo selvaggio che pullula di boschi, pareti rocciose e tante piccole cascate che d’estate regalano refrigerio e, con il loro suono scrosciante, rendono il cammino più avventuroso. Gran parte di questi piccoli e grandi miracoli della natura sono dovuti al torrente Valsura, che si stringe in mezzo a pareti rocciose su cui si formano tante piccole cascail telle spontanee.
Molto ammirata, nei dintorni di Lana, è anche la cascata che sgorga nei pressi della Torre Kröll di Gargazzone — simbolo del suo stemma — sul pendio del Monzoccolo. Un luogo particolarmente suggestivo anche per la presenza dell’antica torre medievale che, all’epoca, serviva per controllare i confini e avvistare tempestivamente gli attacchi nemici. È il Rio Eschio a formare la cascata della Torre, che scende per ben sette livelli da un’altezza di circa quarantacinque metri. Per assistere a questo affascinante spettacolo è necessario percorrere un sentiero piuttosto stretto ma sicuro e la vista vale indubbiamente la fatica.
Meritano una visita anche i fiotti che si possono ammirare poco sopra la vicina città termale di Merano. La spettacolare cascata di Fragsburg stupisce sempre con i suoi 135 metri di altezza, mentre quella di Parcines, particolarmente impressionante per la sua imponenza e per la caduta di oltre novanta metri, è stata riconosciuta come «patrimonio naturale» per la particolare composizione chimica dell’acqua e dell’aria nei pressi della cascata.