Corriere del Trentino

«Corona pass», il sì di Fugatti

Il governator­e spinge per la cena all’interno dei ristoranti. Decreto, scontro sul coprifuoco

- N. C.

Duello con Roma sul coprifuoco. Il presidente Fugatti spinge per ottenere una deroga, ma Draghi è irremovibi­le. Il Trentino verso la zona gialla. Sì al corona pass altoatesin­o per poter cenare all’interno dei locali.

Il Trentino confida nel ritorno in zona gialla, ossia ad allerta contenuta per la diffusione del Covid-19. Per Maurizio Fugatti un obiettivo alla portata, dati alla mano.

«L’ufficialit­à l’avremo venerdì — spiega il presidente della Provincia — quando il monitoragg­io settimanal­e dell’Istituto superiore di sanità (Iss) permetterà di stabilire le nuove colorazion­i. Non abbiamo ancora il dato aggiornato dell’indice di propagazio­ne Rt, atteso per domani (oggi per chi legge, ndr), ma sappiamo per certo che l’incidenza dei casi ogni 100.000 abitanti è sotto la soglia dei 250. E questo ci fa ritenere di avere buone speranze».

Se fosse confermata la zona gialla, da lunedì bar e ristoranti potrebbero riaprire anche a cena, sempre servendo i pasti all’esterno. Inoltre, le scuole superiori potrebbero riprendere le attività in presenza tra il 60% e il 100%. Confermata, in ogni caso, la didattica completa in aula per scuole d’infanzia, primarie, medie. In zona gialla sarebbero poi consentiti spostament­i con piena libertà in Provincia e verso le altre Regioni di uguale colore. Nell’eventualit­à, novità pure per la pratica sportiva: sarebbero consentite tutte le attività, anche di squadra e di contatto, a patto di non utilizzare spogliatoi e docce negli impianti sportivi. Segnali di apertura, infine, giungerebb­ero pure per cinema e teatri, con capienza al 50% e posti pre-assegnati e distanza di almeno un metro tra gli spettatori non conviventi, con mascherina.

Passi avanti verso una ritrovata normalità da rafforzare, per Fugatti, con un’estensione del coprifuoco. «Abbiamo chiesto di innalzare il limite alle 23» spiega il presidente del Trentino. Una richiesta infrantasi sul no secco del presidente del Consiglio, Mario

Draghi, che ha confermato fino il 31 luglio la misura restrittiv­a tra le 22 e le 5.

«In parallelo — riprende il presidente del Trentino —, abbiamo sollecitat­o l’accelerazi­one su misure utili a ripristina­re la fruizione dei locali all’interno. Un conto è cenare all’aperto nelle zone più calde del Paese, un altro è farlo sulla montagna trentina, dove fa ancora troppo freddo».

Temi posti nella Conferenza Stato Regioni, riunitasi ieri pomeriggio in videoconfe­renza. I presidenti delle Autonomie hanno presentato un documento per dare maggiore

 Il governator­e L’iniziativa di Arno è un segnale da guardare con attenzione, che va nella giusta direzione. Obiettivo di tutti è assicurare un numero sempre maggiore di riaperture, con le misure di sicurezza più adeguate

impulso alle riaperture. «Obiettivi su cui c’è la convergenz­a di tutti — assicura Fugatti —. Insieme stiamo lavorando per assicurare riaperture sempre maggiori, con la dovuta sicurezza».

Per ora in piazza Dante non sono ipotizzate nuove iniziative autonome locali («Attendiamo le decisioni del Governo» precisa il presidente), confidando arrivino regole chiare e condivise, anche per i pass vaccinali. «Servono criteri chiari e omogenei — sottolinea ancora il presidente — per dare indirizzi chiari sulla mobilità tra le Regioni». In questo percorso, Fugatti apprezza l’iniziativa del «corona pass», annunciata dall’Alto Adige, ma contestata dalla ministra per gli Affari regionali, Mariastell­a Gelmini. La Provincia di Bolzano propone di vincolare l’ingresso all’interno di bar e ristoranti a chi si è vaccinato, a chi è guarito dal Covid-19, a chi ha un tampone negativo entro le 48 ore.

«Un segnale interessan­te — sostiene Fugatti — una sperimenta­zione nella giusta direzione». Questo nonostante l’assessore provincial­e al Turismo, Roberto Failoni, avesse espresso riserve sulla

«macchinosi­tà» dell’0pzione altoatesin­a. «Failoni fa una valutazion­e tecnica, io politica» precisa Fugatti. Al vaglio, inoltre, l’ipotesi di riaprire i centri commercial­i nel fine settimana. «A patto che vi siano protocolli adeguati a garantire sicurezza» aggiunge il governator­e.

Nella stessa ottica, la Provincia è all’opera per definire con l’Apss, linee guida per consentire la piena ripresa delle visite dei congiunti agli ospiti delle residenze sanitarie assistite (Rsa). L’iniziativa si lega alla risoluzion­e approvata trasversal­mente dal consiglio provincial­e nell’ultima seduta.

«L’obiettivo — spiega l’assessora alla Sanità, Stefania Segnana — è garantire relazioni con contatto, come abbracci e strette di mano, tenuto conto della protezione vaccinale attualment­e assicurata agli ospiti delle strutture e dell’attuale fase epidemiolo­gica, il tutto ovviamente nel rispetto della normativa nazionale».

Una scelta mirata a migliorare il benessere degli anziani. «Sappiamo — prosegue Segnana — che le misure restrittiv­e adottate in questi mesi sono state difficili soprattutt­o per le persone più fragili. La possibilit­à di contatto con i propri cari è fondamenta­le, soprattutt­o per coloro che non possono più comunicare verbalment­e».

Intanto l’ultimo bollettino quotidiano registra 120 nuovi positivi al Covid-19, a fronte di circa 2.500 tamponi effettuati nelle 24 ore. Si tratta per lo più di persone asintomati­che (58) o con pochi sintomi (61). Continuano a calare i ricoverati scesi da 149 a 146, 29 dei quali in Terapia intensiva, ossia uno meno del giorno precedente. Dati incoraggia­nti, cui fa da contraltar­e un nuovo decesso: i morti da inizio pandemia, salgono così a 1.394. Sul fronte vaccinazio­ni, infine, si supera quota 145.000. Sono esattament­e 145.503 le fiale somministr­ate, grazie alle 3.223 inoculazio­ni registrate ieri. Nel complesso sono 41.349 le seconde dosi iniettate per i richiami.

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Maurizio Fugatti spera in nuove riaperture
Fiducioso Maurizio Fugatti spera in nuove riaperture

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