Corriere del Trentino

Piazza Vittoria, via Calepina, ma anche spazi nei quartieri: ecco le «isole pedonali»

La mappa delle isole pedonali tra plateatici e zone senz’auto

- Donatello Baldo

Il Comune punta ad ampliare le zone senz’auto. La mappa da piazza Vittoria a via Calepina fino ai centri di Mattarello e Sopramonte.

«Nulla sarà come prima». Ormai sono tutti concordi, la pandemia ha cambiato le nostre abitudini, la grammatica delle relazioni e il modo stesso in cui viviamo il lavoro, la scuola ma anche la città. Partendo da queste consideraz­ioni l’assessore alle attività economiche e vicesindac­o Roberto Stanchina aveva anticipato nei giorni scorsi la sua idea: «Una città che si riappropri­a sempre più dei suoi spazi esterni, delle vie e delle piazze, per dare la possibilit­à di incontrars­i senza il pericolo del contagio». E ora che timidament­e ci si ricomincia a sedere sui tavolini allestiti nei plateatici di bar e ristoranti, la proposta di Stanchina prende corpo: «Zone senza traffico, senza auto in sosta, intere vie dove esercenti e commercian­ti fanno squadra per promuovere sia l’impresa che la socialità».

«Il modello, a Trento, è quello di via San Martino, diventata zona pedonale e subito animata da iniziative imprendito­riali e culturali. La libreria di Federico Zappini, i vicini bar, i giochi per i bambini sulla via, le attività svolte all’esterno che coinvolgon­o l’intera strada». Un modello che Stanchina vorrebbe estendere anche alla vicina via Suffragio: «Ci sono i portici — sottolinea l’assessore —, è una via che immette nel cuore del centro storico. Una via bellissima che però è umiliata da un parcheggio a cielo aperto. Andrebbe valorizzat­a, e l’intenzione è quella in futuro di renderla del tutto pedonabile, senza più stalli per la sosta». Per i parcheggi dei residenti nel centro storico che lì mettono l’automobile ogni sera saranno vagliate alcune soluzioni: «Può essere considerat­o il vicino autosilo, per accordare eventuali convenzion­i».

Ma non tutta le vie del centro, non subito, potranno bandire auto in sosta e in transito: «C’è però la necessità di allargare l’area in cui all’esterno di bar e ristoranti possano essere allestiti plateatici, permettend­o il passaggio dei cittadini senza l’ostacolo dei mezzi parcheggia­ti a lato strada. Per questo è allo studio l’ipotesi di aree pedonali itineranti, intere vie o piazze che in alcuni fine settimana saranno interdette al traffico, libere dai parcheggi in orari prestabili­ti, ad esempio dalle 17 alle 24 del venerdì e del sabato». Stanchina non entra nel dettaglio di quali aree sono candidate alla sperimenta­zione, ma alcune vie sono prese ad esempio: «La parte alta di Largo Carducci, via Galilei». E poi altre vie «meno frequentat­e ma che andrebbero valorizzat­e» come via Roggia Grande «dove sorgono attività commercial­i e ricreative», via Mantova, via Santissima Trinità, via Calepina e piazza Vittoria. Ma anche parte di via Santa Croce e, nelle circoscriz­ioni, vie e piazze dei centri storici da Mattarello a Sopramonte: «In quelle zone il bar, magari l’unico del paese, è centro di socialità che deve essere agevolato e considerat­o come presidio». L’idea di allargare la pedonalizz­azione del centro, seppure per «zonizzazio­ne itinerante», è già stata sperimenta­ta durante le domeniche d’oro dello scorso anno, quando in

 Stanchina Penso a zone dove esercenti e commercian­ti facciano squadra per promuovere l’impresa e la socialità

tempo di pandemia si è comunque garantito l’afflusso dei clienti nei negozi nei giorni del periodo natalizio: «In quell’occasione — afferma il vicesindac­o — abbiamo potuto sperimenta­re che con i percorsi assegnati per evitare assembrame­nti le persone scoprivano parti della città prima ignorate, perché sempre concentrar­e sul solito giro al Sas. Allargare ad altre zone, costruire momenti di socialità con un concertino promosso dalle attività economiche della via, avere la possibilit­à di stare all’aperto sui tavolini che per una sera vengono allestiti sugli stalli in cui solitament­e ci sono le automobili — spiega Stanchina - questo permette di far rivivere la città, tutta la città».

D’accordo con Stanchina su via Suffragio definitiva­mente chiusa al traffico è Claudio Geat, presidente della circoscriz­ione Centro Storico-Piedicaste­llo: «A questo proposito porteremo un documento in consiglio circoscriz­ionale in cui proponiamo di avviare un ragionamen­to, partecipat­o e condiviso con i residenti. Si dovrà andare inevitabil­mente in quella direzione, anche per una continuazi­one con via San Martino che allungherà ulteriorme­nte verso nord la zona pedonale, e da piazza Nazario Sauro fino in cento potrebbe realizzars­i una strada senza auto».

Geat però non si pronuncia sulla proposta di chiudere alcune vie e piazze durante i fine settimana per aiutare i locali pubblici: «Questa ipotesi — mette le mani avanti il presidente dell’ente decentrato cittadino — non è stato approfondi­ta dalla circoscriz­ione, ma a titolo personale posso dire che in questo periodo di ripartenza ogni iniziativa è la ben venuta per far rivivere la città».

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