Corriere del Trentino

Seconda vittoria di tappa per il trentino dopo Innsbruck

- Lorenzo Fabiano

E sono due, su tre. Non si ferma più Gianni Moscon che dopo la vittoria nella tappa di apertura a Innsbruck piazza un altro colpo e centra il bis incassando anche la terza frazione del Tour of Alps con arrivo in regione, a Naturno. Sempre protagonis­ta il trentino, pronto ad accendere le micce nelle fasi salienti della corsa, alzare le frequenze sulla salita di Tarres, e infine ad attaccare e lanciare a 300 metri dal traguardo una lunga volata di forza che gli ha consentito di avere la meglio su un osso duro come l’austriaco Felix Großschart­ner

e il resto dei fuggitivi. «Quando ho capito che era un gruppo buono quello che si stava formando sulla salita ha commentato Moscon - e che poteva arrivare fino al traguardo ci sono entrato e poi ho cercato di animare l’azione insieme ad altri corridori. Alla fine siamo arrivati in quattro a giocarcela, per me era la situazione ideale. Sapevo che ero potenzialm­ente il più veloce in quel gruppo e avevo abbastanza fiducia. Certo, c’è sempre l’incognita nello sprint ma è andata bene e sono felice. Quando hai buone sensazioni non ci pensi molto, segui l’istinto che ti guida nella direzione giusta, e riesci a essere lucido in corsa». Un bel balzo in classifica generale lo ha fatto lo spagnolo Pello Bilbao che è risalito dalla undicesima alla terza posizione: Simon Yates conferma la maglia verde con 45” di vantaggio su Pavel Sivakov, ieri vittima di una caduta, e Bilbao che segue a 1’04” appaiato all’irlandese Daniel Martin.

Giochi quindi più che mai per una corsa che entra ora in Trentino per la sua fase più calda e decisiva. Il banco potrebbe già saltare oggi nella tappa più dura del Tour of the Alps, con partenza alle 10.50 da Naturno e arrivo nella Valle del Chiese a Pieve di Bono previsto per le 15.20: 169 chilometri per 3880 metri di dislivello che propongono in avvio i 1706 metri del tunnel di Passo Castrin, tetto del Tour of the Alps 2021, dove la corsa transiterà poco prima di mezzogiorn­o. La lunga discesa condurrà i corridori in Val di Non in direzione Dimaro (Km 87, passaggio previsto per le 13.15), per poi risalire alla volta di Folgarida e quindi Passo Campo Carlo Magno, Gpm di prima categoria che presenta 1000 metri di dislivello in quasi 14 km di ascesa. Discesa a Madonna di Campiglio (passaggio alle 13.45) e di lì verso Pinzolo per poi affrontare nei pressi di Tione lo strappo di

Selle Giudicarie.

Non c’è un attimo di respiro: con ogni probabilit­à i fuochi d’artificio li vedremo poco dopo il primo passaggio dal traguardo di Pieve di Bono (presumibil­mente alle 14.50) sull’ultima fatica della giornata, l’inedita salita che da Cimego sale a Castel Condino fin su a Boniprati dove è posto il Gpm di seconda categoria. Si tratta di 10 km di una rampa che termina a 7 km dal traguardo di Pieve di Bono da affrontare in discesa. Il Tour si concluderà domani a Riva del Garda con una tappa mossa e nervosa che, se escludiamo i primi 20 chilometri, non presenta tratti pianeggian­ti. Terreno di caccia per chi nelle gambe avrà ancora benzina da spendere.

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Volata L’arrivo di Gianni Moscon

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