Corriere del Trentino

Mosna: «Costi eccessivi Ma l’errore è stato mio»

Mosna frena il futuro dell’Itas: «È stata colpa mia, i costi eccessivi sono stati un errore. Pensavo di vincere ma è andata male. Lorenzetti? Credo ancora in lui»

- di Marco Vigarani

Passano i giorni ma non accenna a placarsi la delusione in casa Trentino Volley per la finale di Champions League persa contro lo Zaksa. L’assenza di trofei nell’anno in cui la proprietà aveva promosso un’importante campagna di investimen­ti non inquieta solo i tifosi ma soprattutt­o il presidente Diego Mosna. «Forse ero troppo sicuro di potercela fare – ha ammesso ai microfoni di Rttr Volley – ma non è andata così. Anche stavolta, come in altre gare decisive, ci è mancato qualcosa. Eppure avere quattro settimane solo per allenarsi e studiare l’avversario mi sembrava la condizione ottimale per vincere. Concludiam­o invece l’annata senza trofei nonostante avessimo un roster costruito per stare alla pari con le migliori. Siamo stati una grande squadra che non ha saputo chiudere e puntare alla vittoria finale. Tutto questo deve farci riflettere anche perché non so se riusciremo ad allestire ancora un organico così forte».

Le voci di mercato che da tempo riguardano alcuni protagonis­ti (su tutti Ricardo Lucarelli che piace a Civitanova e Perugia, ma anche Srecko Lisinac) sono infatti un timore costante per i sostenitor­i gialloblù che temono un ridimensio­namento delle prospettiv­e. Il presidente Mosna non ha nascosto le intenzioni del club: «Il prossimo potrà essere un anno di transizion­e con una squadra rinnovata tanto o poco. Oggi è prematuro parlarne ma nell’arco di 8-10 giorni le idee saranno più chiare. A breve si riunirà il cda poi, conti alla mano, prenderemo le nostre decisioni. Non faremo salti nel buio. I numeri ci indicheran­no la strada: questa è la sintesi brutale ma realistica. L’anno scorso avevamo prospettat­o di poter riaprire i botteghini a metà stagione ma non è successo quindi per il futuro procederem­o con straordina­ria prudenza. Spendere quello che abbiamo speso è stato un errore e me ne assumo la responsabi­lità».

L’ulteriore introito di 250mila euro garantito dalla vittoria della Champions League avrebbe concesso un lieve sostegno ma la finale di Verona non è andata secondo le aspettativ­e tanto da indurre alcuni tifosi, soprattutt­o sui social network, a portare sul banco degli imputati coach Angelo Lorenzetti, fresco di rinnovo contrattua­le fino al 2023. Su questo tema però il numero uno dell’Itas sembra avere le idee molto chiare: «Lo abbiamo appena confermato: eravamo e siamo convinti della qualità della sua guida tecnica. Dobbiamo però scoprire cosa è mancato anche quest’anno, perché il risultato parla chiaro. Tutti abbiamo le nostre responsabi­lità, a partire dal presidente. Qualche giocatore non aveva abbastanza esperienza a questi livelli ma penso che soprattutt­o siano venute a mancare alcune certezze al collettivo: troppo spesso nei momenti decisivi per Giannelli è stato estremamen­te difficile scegliere a chi dare la palla».

Al tempo dei rimpianti ora deve succedere quello delle decisioni per iniziare a costruire il futuro.

"Si riunirà il cda, non faremo salti nel buio Andremo avanti con prudenza, sarà un anno di transizion­e

"Pensavamo di poter riaprire le biglietter­ie e sostenere i costi, in più la squadra ha mancato le gare chiave

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