Corriere del Trentino

Autobrenne­ro, in arrivo un’altra proroga

Euregio, lo studio: «Autoimpieg­o scelto anche per conciliare i tempi di cura»

- Tommaso Di Giannanton­io

In arrivo un’ulteriore proroga fino al 31 luglio per la concession­e di A22. «Se mancherà coesione tra le Province di Trento e Bolzano si andrà a gara», avverte la senatrice trentina Donatella Conzatti.

I servizi legati al turismo e all’assistenza rappresent­ano ancora la cornice dell’imprendito­ria femminile, ma il dato va letto «alla luce della terziarizz­azione complessiv­a dell’economia dei sistemi avanzati». E nei settori considerat­i tradiziona­lmente a prevalenza maschile, in primis quello delle tecnologie dell’informazio­ne e della comunicazi­one (Ict), nell’area Euregio si registra una «tendenza emergente delle imprese femminili». Inoltre, sia in Trentino che in Alto Adige, così come in Tirolo, «la maggior parte delle attività sono nate nei periodi di crisi struttural­e a livello globale. Il che dimostra una buona capacità di reazione delle donne».

Aziende in crescita

Questi sono soltanto tre degli aspetti principali messi in luce dall’indagine dell’Università di Trento sull’«Imprendito­ria femminile nell’Euregio», condotta dalla docente di Economia e gestione delle imprese Mariangela Franch in collaboraz­ione con i comitati per la promozione dell’imprendito­ria femminile delle Camere di commercio di Trento e Bolzaquant­itativi no e con la Camera dell’economia del Tirolo.

I risultati dello studio sono stati illustrati ieri mattina in videoconfe­renza. Nei tre territori dell’Euregio le imprese con larga partecipaz­ione femminile o guidate da donne sono un quinto delle aziende totali. Entrando nel dettaglio, in provincia di Bolzano sono 10.609 e a Trento sono 9.215. Un trend in crescita di mezzo punto percentual­e in Trentino e di quasi un punto in Alto Adige nel 2020.

Verrebbe da dire nonostante il Covid, ma in realtà dalla ricerca — basata sia su dati (cioè fattori statistici) che su dati qualitativ­i (cioè interviste) — emerge che negli ultimi trent’anni la maggior parte delle donne hanno deciso di avviare un’attività proprio «nei periodi di crisi struttural­e a livello globale», ossia nei decenni 19952005 e 2010-2019. «La capacità di reazione delle imprese femminili si è rilevata la carta vincente per far fronte alla crisi pandemica, dimostrand­o una solida capacità di resilienza», ha commentato il presidente della Camera di commercio di Trento Giovanni Bort, sottolinea­ndo quanto detto dalla professore­ssa Franch.

Terziario privilegia­to

La stragrande maggioranz­a delle aziende sono microimpre­se, cioè formate da 1 a 9 dipendenti: circa il 90% in Alto Adige e Tirolo e quasi l’80% in Trentino. Per quanto riguarda i settori, in Alto Adige si registra una maggiore concentraz­ione di imprenditr­ici nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazio­ne (2.877 imprese, ossia il 27,12%). Mentre in Trentino si contano più imprese femminili nel settore dell’agricoltur­a, silvicoltu­ra e pesca (2.395 aziende, cioè il 26%). Negli ultimi anni, inoltre, si inizia ad attestare la presenza di imprese femminili nel settore Ict, «seppure ancora poco consistent­e ma indicativa di una tendenza emergente», ha spiegato Franch. Rimane scarsa invece la percentual­e nelle attività finanziari­e e assicurati­ve.

Una delle caratteris­tiche comuni alle imprese femminili dell’Euregio è la leadership orizzontal­e. «Nelle interviste è emerso che l’organizzaz­ione delle imprese è prevalente­mente piatta, cioè non gerarchica», ha considerat­o la coordinatr­ice dello studio. Il che significa maggiore coinvolgim­ento dei dipendenti nei processi decisional­i. Risulta, inoltre, che le donne scelgono di avviare un’attività per conciliare i tempi di cura e di impiego, oltre che «come modalità di affermazio­ne all’interno del mercato del lavoro». Gli stessi ricercator­i, infine, hanno proposto di incentivar­e l’attività di formazione sulle competenze finanziari­e per la gestione dell’impresa e sull’utilizzo del digitale.

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La stragrande maggioranz­a delle aziende femminili sono microimpre­se: circa il 90% in Alto Adige e quasi l’80% in Trentino
Determinat­a La stragrande maggioranz­a delle aziende femminili sono microimpre­se: circa il 90% in Alto Adige e quasi l’80% in Trentino

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