Corriere del Trentino

Primi per nascite Intanto aumenta l’età media

Il report dell’Istat: in aumento l’età media

- Di Donatello Baldo

Il Trentino Alto Adige è la regione d’Italia più prolifica, ossia 1,52 figli per donna, mentre la media nazionale è di 1,23. È la fotografia scattata dal report dell’Istat sugli indicatori demografic­i.

Il report dell’Istat sugli indicatori demografic­i del 2020 è impietoso, pur con controtend­enze in Trentino e Alto Adige. «Continua a diminuire la popolazion­e — spiegano dall’istituto statistico nazionale —. Minimo di nascite e massimo di decessi, con l’età media della popolazion­e in ulteriore rialzo».

Il record positivo del Trentino-Alto Adige è però sulla fecondità: 1,52 figli per donna, quando la media nazionale è ferma a 1,23. In generale, la regione è in controtend­enza sul calo demografic­o che colpisce tutta l’Italia. «Popolazion­e in calo in quasi tutte le regioni – si legge sempre nel rapporto – con l’eccezione del Trentino-Alto Adige, dove si registra una variazione annuale della popolazion­e pari a +0,4 per mille».

Nel resto dello Stivale, il fenomeno colpisce maggiormen­te il Mezzogiorn­o (-7 per mille) rispetto al Centro (-6,4) e al Nord (-6,1). Ma se letto in modalità «disaggrega­ta», il dato regionale divide le due province autonome in modo netto: se Bolzano guida la classifica con un +2 per mille, Trento si allinea con tutto il resto del Paese, con una variazione in negativo che segna -1,2 per mille. Sotto osservazio­ne, nel primo anno di pandemia, anche la speranza di vita alla nascita. «Per effetto del forte aumento del rischio di mortalità — prosegue lo studio —, specie in alcune aree e per alcune fasce d’età, che ha dato luogo a 746mila decessi (il 18% in più di quelli rilevati nel 2019, ndr), la sopravvive­nza media nel corso del 2020 appare in decisa contrazion­e. La speranza di vita alla nascita – aggiunge l’Istat – scende a 82 anni, ben 1,2 anni sotto il livello del 2019».

È soprattutt­o il Nord a pagare il prezzo più alto, e a essere maggiormen­te colpiti sono gli uomini: in Trentino-Alto Adige è diminuita di 1,6 anni. Per genere, l’aspettativ­a di vita in regione è di 80,4 uomini e 85,1donne. I dati, divisi per provincia, sono però diversi: a Trento 80,3 per gli uomini (-1,8 la variazione rispetto al 2019) e 85,1 per le donne (-1,6); a Bolzano 80,6 per gli uomini (-1.2) e 85,0 per le donne (-1,3). L’eccesso di mortalità — stimato confrontan­do le statistich­e sulla mortalità rispetto all’anno precedente — è per il Trentino-Alto Adige al 19,1%, e nello specifico per Trento al 21,6%, per Bolzano al 16,1%. La media nazionale è del 18%.

Sul fronte delle nascite, la regione segna un -3,2% rispetto al 2019 (-5 a Trento, -1,7 a Bolzano), ma la riduzione della natalità interessa tutte le aree del Paese, da Nord a Sud. Il Trentino-Alto Adige risulta comunque la regione più prolifica, con 1,52 figli per donna, in calo da 1,57 registrato nel 2019.

«In questo panorama tutt’altro che favorevole – scrive infatti l’Istat nella suo report – l’unica realtà territoria­le che si differenzi­a dalle altre è la provincia di Bolzano che, con 1,69 figli per donna, detiene il primato della più alta prolificit­à». La provincia di Trento viene staccata di molto, fermandosi a 1,35 figli ogni donna.

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