«Pubblico anche in sala», verso un protocollo ad hoc
Il presidente Maurizio Fugatti vuole un Festival con le persone in sala. «Vogliamo mandare un messaggio di fiducia e ripartenza», spiega annunciando un protocollo ad hoc. «Ci stiamo lavorando con l’azienda sanitaria», chiarisce.
Maurizio Fugatti lo annuncia subito e chiaramente: «Vogliamo puntare a un Festival in presenza». Dopo lo svolgimento online dell’edizione 2020 dunque, quest’anno la kermesse dello scoiattolo vuole tornare ad avere gli spettatori in sala. O più probabilmente all’esterno, le modalità precise sono ancora da definire: a ogni modo, sempre di spettatori si tratta. Cittadini cioè, persone fisiche, corpi che torneranno a condividere lo spazio pubblico nell’era del distanziamento. «Vogliamo mandare un messaggio di fiducia e ripartenza, nonostante la pandemia ancora in corso — dichiara Fugatti — considerando la situazione attuale e delle ultime settimane dei contagi in Trentino, che presenta dati in continuo calo, vogliamo puntare a un festival in presenza». In che modo? «Con un protocollo ad hoc sul quale stiamo lavorando con l’azienda sanitaria — spiega il governatore — al momento non siamo in grado di dire quante persone potranno teoricamente stare all’interno di una sala, lo faremo una volta che avremo dialogato con gli organizzatori, il Comune, l’azienda sanitaria per capire le modalità. Certo, non sarà in tutto e per tutto il Festival delle edizioni tradizionali». Quelle che in quindici anni, per capirsi, hanno portato in sala 350.000 spettatori ai vari appuntamenti in programma. Sicuramente le folle «accampate» in piazza Duomo davanti al megaschermo per seguire le conferenze più rilevanti non si rivedranno nemmeno in questo 2021.Se occorrerà fare un tampone, presentare certificati di una qualche natura o scegliere i cinema come location per gli appuntamenti, il governatore ancora non lo sa dire: «Lasciateci lavorare — allarga le braccia — ieri (lunedì, ndr) nella task force con l’azienda sanitaria abbiamo deciso che la situazione odierna ci permette di dire che per i primi giorni di giugno creeremo un protocollo ad hoc per organizzare il Festival in presenza: in quali modalità precisamente, lo vedremo». Di certo, una parvenza di «normalità» la trasmetterà l’ormai immancabile libreria del Festival, che sarà allestita come negli anni pre-Covid in piazza Duomo e sarà aperta al pubblico dal 3 al 6 giugno dalle 10 alle 21. Sempre nella piazza principale del capoluogo sarà predisposto anche lo «Spazio Rai», da dove verranno trasmessi i programmi radiofonici di Radio 1 e Radio 3 e quelli di RaiNews24, proprio come è sempre accaduto prima che esplodesse la pandemia. Piazza Santa Maria Maggiore, inoltre, sarà animata anche quest’anno dalle proposte coordinate dalla Fondazione Franco Demarchi: incontri e dibattiti per la valorizzazione di un’economia attenta ai temi sociali e al welfare montano, in collaborazione con gli esponenti del Terzo settore trentino. L’idea è rimettere in gioco una piazza che accoglie realtà che lavorano nel terzo settore, valorizzando un’economia attenta alle tematiche affrontate. In piazza Cesare Battisti, invece, ci saranno gli sponsor del Festival, Hydro Dolomiti Energia e Autostrada del Brennero.