Mesiano, scrigno per 80mila libri
Inaugurata la biblioteca universitaria di Ingegneria: creati 320 posti studio
Quasi duemila metri quadri, più di 80 mila volumi che trovano posto su 2.540 metri lineari di scaffalature, lunghi quanto una mensola che collega l’ingresso di Ingegneria a Mesiano fino a piazza Venezia a Trento. Sono questi i numeri della nuova «Bum», la Biblioteca universitaria di Mesiano realizzata all’insegna della sostenibilità ambientale e del comfort per lo studio, inaugurata ieri nel Polo universitario di Mesiano. Creati 320 posti studio.
Quasi duemila metri quadri, 320 posti studio, più di 80 mila volumi che trovano posto su 2.540 metri lineari di scaffalature, lunghi quanto una mensola che collega l’ingresso di Ingegneria a Mesiano fino a piazza Venezia a Trento. Sono questi i numeri della nuova «Bum», la Biblioteca universitaria di Mesiano realizzata all’insegna della sostenibilità ambientale e del comfort per lo studio, inaugurata ieri nel Polo universitario di Mesiano.
Il nuovo edificio, dalle linee sobrie e pulite, è stato costruito lungo l’asse centrale delineato dal viale di ingresso, andando a completare l’offerta per gli studenti e a definire sempre meglio i confini della cittadella della scienza sulla collina di Trento. Il progetto è stato affidato allo studio «Weber+Winterle» per la parte architettonica, mentre le strutture sono state ideate dall’ingegnere Adriano Bernardi e la parte impiantistica dall’ingegnere Oscar Nichelatti.
Due i fiori all’occhiello della nuova biblioteca. Da una parte lo spazio dedicato alla collezione bibliografica, che comprende titoli di diverse discipline (chimica, fisica, geologia, biologia, enologia, scienze alimentari) ma che si concentra in particolare sull’ingegneria, rappresentando la più importante collezione pubblica del settore, unica per completezza nel campo dell’architettura e della normativa tecnica. Dall’altra la struttura stessa, sviluppata su tre piani destinati alle sale lettura, agli spazi per i libri in consultazione e all’imponente deposito.
Ampie vetrate, illuminazione regolabile e un andamento volumetrico irregolare che segue quello naturale del terreno sono le caratteristiche che permettono un rapporto diretto tra spazi interni e paesaggio esterno, regalando una vista unica sul centro storico di Trento e sulle montagne. L’edificio è inoltre altamente sostenibile dal punto di vista energetico (classe A+) e sfrutta un innovativo sistema di generazione dell’energia termica e frigorifera, che verrà utilizzato come progetto pilota per stimare l’efficienza dei sistemi. La Bum apre oggi le porte dalle 8 alle 19.45 dal lunedì al venerdì (in periodo non Covid la chiusura sarà prolungata alle 21.25). L’imponente progetto ridefinisce l’offerta delle biblioteche universitarie non solo per gli studenti della collina di Trento, ma per l’intero ateneo. In occasione dell’inaugurazione della Bum cambiano nome anche le altre biblioteche dell’ateneo: oltre alla Buc (Biblioteca universitaria centrale) da oggi ci saranno la Bup (Biblioteca universitaria Povo) e la Bur (Biblioteca universitaria Rovereto).