Corriere del Trentino

Il turismo torna a respirare «Italiani più reattivi, mercato estero fermo»

Luglio e agosto i mesi più gettonati, giugno sconta il clima di incertezza Battaiola: «C’è fiducia nella campagna di vaccinazio­ne» Cominciano ad arrivare le prenotazio­ni. Il meteo non aiuta

- Di Andrea Prandini

Cominciano ad arrivare le prenotazio­ni per passare le vacanze estive in Trentino. Luglio-agosto i mesi più gettonati, mentre giugno sconta la paura degli ultimi strascichi dell’emergenza pandemica. E se i turisti da altre regioni italiane sembrano non mancare, ancora quasi assenti gli stranieri. È quanto riferiscon­o Aziende per il turismo e albergator­i.

Lentamente il mondo del turismo trentino comincia a uscire dal lungo inverno della pandemia. Le varie aperture e revoche di divieti promossi dal governo Draghi stanno infondendo fiducia e le tempistich­e sembrano per ora compatibil­i con quanto richiesto dagli operatori: «Fondamenta­le avere tutte le informazio­ni e le disposizio­ni per metà maggio, arrivare più tardi diventereb­be un bel problema», l’avviso del presidente dell’Unione albergator­i (Unat) provincial­e Giovanni Bort. «Luglio e agosto stanno andando bene, giugno invece si sta dimostrand­o più problemati­co. Confido che appena ci saranno notizie certe anche quest’ultimo mese vedrà una buona domanda, però appunto servono certezze. Il turista ormai programma in anticipo, vede come stanno le cose e poi prenota, non il contrario».

Bort puntualizz­a poi sul mercato estero: «Il turista tedesco è particolar­mente esigente sulla pianificaz­ione e la loro presenza è fondamenta­le per le zone di lago e di montagna. Sul Garda pesano per la metà delle presenze complessiv­e, ma in generale è una clientela importanti­ssima per tutto il territorio, da non perdere».Vuole essere ottimista Gianni Battaiola, presidente dell’Associazio­ne albergator­i (Asat): «Sono fiducioso, per ora le prenotazio­ni vanno un po’ a rilento ma in questo periodo non è insolito. In più si aggiunge il meteo, il turista è un po’ meteoropat­ico, con un maggio così freddo aspetta per prenotare. Posso comunque dire che va già molto meglio dell’anno scorso, la situazione è più chiara e c’è fiducia nella campagna vaccinale. Forse quest’anno ci saranno più prenotazio­ni last-minute, in fondo a un albergo importa avere le stanze piene alla fine di ogni giorno, non mesi prima».

Che il turismo stia ricomincia­ndo a respirare lo confermano anche le Apt. «Da un mesetto si è vivacizzat­a la domanda di prenotazio­ni, in particolar­e di appartamen­ti. È un trend simile all’estate scorsa, forse è vista come una vacanza più sicura in rapporto al Covid» spiegano dall’Apt val di Fassa. «Gli italiani sono più reattivi mentre l’estero è alquanto fermo, ma tutti sono bloccati dall’incertezza, infatti la richiesta è più per luglio-agosto. A noi servirebbe­ro anche i protocolli per gli impianti di risalita, su cui ancora non si sa nulla». Anche all’Apt Rovereto-Vallagarin­a dicono che «fino a un mese fa nulla, ora c’è movimento, richiesta di informazio­ni e preventivi o direttamen­te prenotazio­ni. Mail e telefonate per ora sono soprattutt­o da italiani, da fuori regione per gli alberghi e da locali per le nostre attività culturali che sono ripartire insieme ai musei». «La gente ha voglia di venire, di ricomincia­re a muoversi» affermano all’Apt Valsugana. «Le richieste sono ad oggi su luglio-agosto da italiani, mentre gli stranieri più che informazio­ni non chiedono». All’Apt Garda Trentino invece dichiarano di avere «prenotazio­ni anche per maggio e giugno, sia dall’Italia che dall’estero, gli ospiti non vedono l’ora di tornare sul Garda trentino. Ci arrivano molte domande sulle misure antiCovid, specie l’obbligo di quarantena» che ad oggi è di cinque giorni all’arrivo dall’estero, ma sarà abolito in favore del green-pass.

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Selfie Turisti al Garda. Anche per il lago arrivano prenotazio­ni per le vacanze estive

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