Il turismo torna a respirare «Italiani più reattivi, mercato estero fermo»
Luglio e agosto i mesi più gettonati, giugno sconta il clima di incertezza Battaiola: «C’è fiducia nella campagna di vaccinazione» Cominciano ad arrivare le prenotazioni. Il meteo non aiuta
Cominciano ad arrivare le prenotazioni per passare le vacanze estive in Trentino. Luglio-agosto i mesi più gettonati, mentre giugno sconta la paura degli ultimi strascichi dell’emergenza pandemica. E se i turisti da altre regioni italiane sembrano non mancare, ancora quasi assenti gli stranieri. È quanto riferiscono Aziende per il turismo e albergatori.
Lentamente il mondo del turismo trentino comincia a uscire dal lungo inverno della pandemia. Le varie aperture e revoche di divieti promossi dal governo Draghi stanno infondendo fiducia e le tempistiche sembrano per ora compatibili con quanto richiesto dagli operatori: «Fondamentale avere tutte le informazioni e le disposizioni per metà maggio, arrivare più tardi diventerebbe un bel problema», l’avviso del presidente dell’Unione albergatori (Unat) provinciale Giovanni Bort. «Luglio e agosto stanno andando bene, giugno invece si sta dimostrando più problematico. Confido che appena ci saranno notizie certe anche quest’ultimo mese vedrà una buona domanda, però appunto servono certezze. Il turista ormai programma in anticipo, vede come stanno le cose e poi prenota, non il contrario».
Bort puntualizza poi sul mercato estero: «Il turista tedesco è particolarmente esigente sulla pianificazione e la loro presenza è fondamentale per le zone di lago e di montagna. Sul Garda pesano per la metà delle presenze complessive, ma in generale è una clientela importantissima per tutto il territorio, da non perdere».Vuole essere ottimista Gianni Battaiola, presidente dell’Associazione albergatori (Asat): «Sono fiducioso, per ora le prenotazioni vanno un po’ a rilento ma in questo periodo non è insolito. In più si aggiunge il meteo, il turista è un po’ meteoropatico, con un maggio così freddo aspetta per prenotare. Posso comunque dire che va già molto meglio dell’anno scorso, la situazione è più chiara e c’è fiducia nella campagna vaccinale. Forse quest’anno ci saranno più prenotazioni last-minute, in fondo a un albergo importa avere le stanze piene alla fine di ogni giorno, non mesi prima».
Che il turismo stia ricominciando a respirare lo confermano anche le Apt. «Da un mesetto si è vivacizzata la domanda di prenotazioni, in particolare di appartamenti. È un trend simile all’estate scorsa, forse è vista come una vacanza più sicura in rapporto al Covid» spiegano dall’Apt val di Fassa. «Gli italiani sono più reattivi mentre l’estero è alquanto fermo, ma tutti sono bloccati dall’incertezza, infatti la richiesta è più per luglio-agosto. A noi servirebbero anche i protocolli per gli impianti di risalita, su cui ancora non si sa nulla». Anche all’Apt Rovereto-Vallagarina dicono che «fino a un mese fa nulla, ora c’è movimento, richiesta di informazioni e preventivi o direttamente prenotazioni. Mail e telefonate per ora sono soprattutto da italiani, da fuori regione per gli alberghi e da locali per le nostre attività culturali che sono ripartire insieme ai musei». «La gente ha voglia di venire, di ricominciare a muoversi» affermano all’Apt Valsugana. «Le richieste sono ad oggi su luglio-agosto da italiani, mentre gli stranieri più che informazioni non chiedono». All’Apt Garda Trentino invece dichiarano di avere «prenotazioni anche per maggio e giugno, sia dall’Italia che dall’estero, gli ospiti non vedono l’ora di tornare sul Garda trentino. Ci arrivano molte domande sulle misure antiCovid, specie l’obbligo di quarantena» che ad oggi è di cinque giorni all’arrivo dall’estero, ma sarà abolito in favore del green-pass.