Itas, riforma in arrivo: assemblea a ottobre per un nuovo statuto
Pacher e von Egen i due nuovi vicepresidenti
In occasione della presentazione del nuovo consiglio di amministrazione di Itas Mutua, rispondendo alla proposta lanciata dal professore Geremia Gios sul Corriere del Trentino di ieri, il neopresidente Giuseppe Consoli ha annunciato un’assemblea a ottobre (o settembre) in cui sarà celebrato il bicentenario della mutua e in cui «i delegati saranno chiamati a confrontarsi per un’attività di analisi dello statuto, al fine di concretizzare nell’arco di un anno un’ipotesi di riforma». Intanto ieri l’ex sindaco di Trento Alberto Pacher («catena di trasmissione dell’attività di Itas come centro del sistema Trentino») e l’ex consigliere regionale Alexander von Egen (a cui è stata la delega dei rapporti in Alto Adige) sono stati nominati rispettivamente vicepresidente vicario e vicepresidente di Itas Mutua, che ha chiuso il 2020 con un utile netto consolidato in forte crescita (e non in riduzione): 26,4 milioni di euro, contro i meno 10,1 milioni del 2019.
Ma procediamo con ordine. Conclusa la fase elettorale, il professore universitario Geremia Gios, delegato di Rovereto con un passato nel cda di Itas, ha sollecitato un momento di confronto tra i delegati per «riflettere sull’impianto complessivo di Itas». Su due questioni in particolare: il destino della mutua, che secondo Gios dovrebbe mutare in una fondazione di partecipazione, e il margine di controllo della società da parte dei soci, ritenuto troppo ristretto.
In risposta alla sollecitazione, nel corso della conferenza stampa di ieri mattina, il neopresidente Consoli ha parlato di «ferocia difesa della mutua». E poi ha aggiunto: «Pensare è il nostro motto, ipotizzare cambiamenti è sempre positivo — ha detto —. Tuttavia considero l’intervento del professor Gios ingeneroso, inopportuno e per certi versi anche presuntuoso perché lui è diventato delegato lo scorso mese di marzo».
In parte, però, l’istanza è stata accolta. «In tre anni abbiamo capito quali sono i pregi e i difetti del nostro statuto — ha spiegato Consoli a margine —. Su questo vorrei che i delegati fossero chiamati a confrontarsi per un’attività di analisi, al fine concretizzare nell’arco di un anno un’ipotesi di riforma dello statuto. Una cosa che sta succedendo è che il numero dei delegati sta calando e quindi il principio democratico va rilanciato». Intanto arrivano segnali positivi sul primo trimestre: per il settore welfare di Itas si prevede un +30%.
Consoli Ho ritenuto l’intervento di Gios ingeneroso e presuntuoso. Faremo una feroce difesa della mutua, ma sappiamo che il principio democratico va rilanciato