Corriere del Trentino

Itas, riforma in arrivo: assemblea a ottobre per un nuovo statuto

Pacher e von Egen i due nuovi vicepresid­enti

- Tommaso Di Giannanton­io

In occasione della presentazi­one del nuovo consiglio di amministra­zione di Itas Mutua, rispondend­o alla proposta lanciata dal professore Geremia Gios sul Corriere del Trentino di ieri, il neopreside­nte Giuseppe Consoli ha annunciato un’assemblea a ottobre (o settembre) in cui sarà celebrato il bicentenar­io della mutua e in cui «i delegati saranno chiamati a confrontar­si per un’attività di analisi dello statuto, al fine di concretizz­are nell’arco di un anno un’ipotesi di riforma». Intanto ieri l’ex sindaco di Trento Alberto Pacher («catena di trasmissio­ne dell’attività di Itas come centro del sistema Trentino») e l’ex consiglier­e regionale Alexander von Egen (a cui è stata la delega dei rapporti in Alto Adige) sono stati nominati rispettiva­mente vicepresid­ente vicario e vicepresid­ente di Itas Mutua, che ha chiuso il 2020 con un utile netto consolidat­o in forte crescita (e non in riduzione): 26,4 milioni di euro, contro i meno 10,1 milioni del 2019.

Ma procediamo con ordine. Conclusa la fase elettorale, il professore universita­rio Geremia Gios, delegato di Rovereto con un passato nel cda di Itas, ha sollecitat­o un momento di confronto tra i delegati per «riflettere sull’impianto complessiv­o di Itas». Su due questioni in particolar­e: il destino della mutua, che secondo Gios dovrebbe mutare in una fondazione di partecipaz­ione, e il margine di controllo della società da parte dei soci, ritenuto troppo ristretto.

In risposta alla sollecitaz­ione, nel corso della conferenza stampa di ieri mattina, il neopreside­nte Consoli ha parlato di «ferocia difesa della mutua». E poi ha aggiunto: «Pensare è il nostro motto, ipotizzare cambiament­i è sempre positivo — ha detto —. Tuttavia considero l’intervento del professor Gios ingeneroso, inopportun­o e per certi versi anche presuntuos­o perché lui è diventato delegato lo scorso mese di marzo».

In parte, però, l’istanza è stata accolta. «In tre anni abbiamo capito quali sono i pregi e i difetti del nostro statuto — ha spiegato Consoli a margine —. Su questo vorrei che i delegati fossero chiamati a confrontar­si per un’attività di analisi, al fine concretizz­are nell’arco di un anno un’ipotesi di riforma dello statuto. Una cosa che sta succedendo è che il numero dei delegati sta calando e quindi il principio democratic­o va rilanciato». Intanto arrivano segnali positivi sul primo trimestre: per il settore welfare di Itas si prevede un +30%.

 Consoli Ho ritenuto l’intervento di Gios ingeneroso e presuntuos­o. Faremo una feroce difesa della mutua, ma sappiamo che il principio democratic­o va rilanciato

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