Deh, c’è il comitato esecutivo Ft energia entra con Fedrizzi
Soci pubblici, accolta la richiesta sul diritto di prelazione
Ieri nel tardo pomeriggio si è tenuta la prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione di Dolomiti energia holding, presieduto dal presidente Massimo De Alessandri, confermato al vertice insieme all’amministratore delegato Marco Merler. Ai neoconsiglieri spettava la definizione del comitato esecutivo: al di là dei nomi bloccati — presidente, ad e vicepresidente, ossia Giorgio Franceschi (Isa) — sono stati nominati come membri l’ingegnere Paolo Decarli (Findolomiti) e l’amministratore delegato di Finanziaria Trentina Massimo Fedrizzi (Ft energia).
Alla fine, dunque, nonostante il risultato deludente della sua lista nell’assemblea di venerdì scorso, Finanziaria Trentina, o meglio il suo veicolo Ft energia, in qualità di primo socio privato, entrerà nel nuovo comitato esecutivo. Il ruolo del comitato è quello di esercitare l’amministrazione esecutiva ordinaria e straordinaria di Deh, multiutility che opera nel campo della produzione e fornitura di energia elettrica e gas metano, oltre che nella gestione dei servizi idrici e dei rifiuti. Il comitato esecutivo svolge inoltre una funzione consultiva e propositiva in materia di sostenibilità.
Non era per nulla scontata la nomina di un consigliere espressione di Ft energia, visti gli attriti con gli altri due principali soci privati (Fondazione Caritro e Istituto atesino di sviluppo) e con i soci pubblici (Comuni di Trento e Rovereto e Provincia). A proposito, ieri il consiglio di amministrazione ha accolto la richiesta di Findolomiti energia (azionista pubblico di maggioranza) per inserire nello statuto il diritto di prelazione, avviando tutte le procedure del caso.
La proposta, ricordiamo, è arrivata a seguito della decisione di Finanziaria Trentina di vendere il 5% (cioè 50 milioni di euro) del suo pacchetto azionario (11,87%) ad un attore economico esterno, ossia il fondo inglese di investimenti Equitix. La clausola, ora, salvo cambiamenti, non sarà più esercitata sulla quota in vendita, ma l’obiettivo dei soci pubblici è quello di avere il pallino del gioco in futuro.