Mozart e Schubert riaprono i concerti nella sala Rosmini
Riparte l’attività dell’Associazione Filarmonica di Rovereto con la ripresa degli appuntamenti della sua 99a Stagione dei Concerti. Da domani si potrà tornare nella sala di Via Rosmini, in un contesto adattato alle norme anti Covid. Non solo una significativa riduzione dei posti in sala che rende dunque necessaria la prenotazione per l’accesso al concerto, ma anche l’anticipo dell’orario di inizio alle 19:45 per il coprifuoco. «Siamo stati in una situazione di stallo per troppo tempo e ora è necessario riprendere, per la vita del pubblico e per quella degli artisti», dichiara Klaus Manfrini, direttore artistico della Filarmonica.
Sul palco, per festeggiare, una grandissima novità: un nuovo Steinway C-227, appena acquistato dall’Associazione Filarmonica di Rovereto con il contributo della Provincia Autonoma di Trento, che verrà inaugurato domani dal pianista Andrea Dindo, in duo con la flautista Silvia Careddu. Nel loro concerto, Il suono
delle storie, racconteranno dell’amore con un percorso virtuosistico per flauto. Careddu è una flautista sarda che ha presto varcato i confini nazionali, prima negli studi e poi nella carriera: vincitrice all’unanimità del Premier Grand Prix e del Prix du Public del Concorso Internazionale di Ginevra, è poi stata primo flauto per importantissime orchestre, come la Konzerthausorchester di Berlino, i Wiener Symphoniker e la Wiener Staatsoper-Wiener Philharmoniker.
Assieme ad Andrea Dindo, che oggi insegna Pratica del repertorio operistico al Conservatorio F. A. Bonporti di Trento, ma che prima è arrivato a esibirsi al Carnegie Hall di New York e alla Royal Academy di Londra, inaugurerà il concerto con la trascrizione per flauto della Sonata KV 304 per violino di Mozart. Una sonata che ritrae l’irrequietezza mozartiana intimamente legata alla volontà di continua ricerca, e che accende la luce su quel 1778 che fece spirare la madre e che vide naufragare la storia d’amore con la giovane cantante Aloysia Weber. E ancora un amore lontano «hollywoodian» è quello che Franz Schubert mette in musica nella sua unica composizione per flauto e pianoforte: le Variazioni op. post. 160, D.
802. Chiude il concerto la Sonata Undine di Carl Reinecke: un’ondina abbandona il mare per un amore umano, tanto umano da distruggere lei e l’amato.
La Filarmonica prosegue con altri tre appuntamenti: martedì prossimo il pianista ungherese Zoltán Fejérvari. Il 20 maggio il giovanissimo Trio Chagall. Infine, come da tradizione dell’Associazione Filarmonica, un concerto dedicato ai più giovani e promettenti talenti locali. Quest’anno è la volta di Virginia Benini, pianista rivana di 19 anni che si esibirà il 27 maggio.