Vaccini a quota 200mila Trentino al top in Italia
Ruscitti: «Tra i 50enni già superate le 10.000 prenotazioni»
Trentino da primato nella campagna vaccinale, mentre galoppano le prenotazioni per i 50 enni. «Siamo già sull’ordine delle 10.000 richieste» spiega Giancarlo Ruscitti, dirigente del dipartimento Salute provinciale. Una tendenza verso il consolidamento dei risultati raggiunti con i segmenti più anziani di popolazione.
Primi tra gli over 70
Stando ai dati del ministero della Sanità elaborati dalla Fondazione Gimbe sulla settimana tra il 28 aprile e il 4 maggio, nessuno in Italia fa meglio nella fascia anagrafica tra i 70 e i 79 anni: il 75,9% è entrato nel programma di profilassi (69,4% con sola prima dose e 6,5% con ciclo completo) una media nazionale del 66,3% (54,1% e 12,2%). Nella fascia 60-69 anni, il Trentino con il 55,3% (51,2% prime dosi e 4,1% ciclo completo) è secondo solo al 61,2% (52,7% e 8,5%) dell’Alto Adige, mentre l’Italia viaggia con una media del 37,4% (28,2% e 9.2%). Meno eclatante la performance tra gli over 80, fascia in cui la Provincia si colloca in settima posizione nella graduatoria al 91,3% (63,8% ciclo completo e 27,5% prima dose).Il dato è comunque superiore alla media del Paese, attestata all’88,5% (70,9% ciclo completo e 17,6% prima dose). Nel complesso, il 27,8% (7,8% ciclo completo e 20% prima dose) della popolazione trentina è stata coinvolta nel programma di profilassi, con un risultato che vale la terza posizione nella graduatoria nazionale, in cui al comando c’è la Liguria al 28,2% (13,7% e 14,5%). L’Italia è al 25,5% (10,9% ciclo completo e 14,6% prima dose). Ieri sono state superate le 200.000 iniezioni da inizio campagna vaccinale. Sono 201.256 per l’esattezza le dosi somministrate, di cui 4.737 ieri. Tra questi, quasi mille quelli garantiti da centro alla Manifattura di Rovereto.
Numeri da giallo
«I dati sulle vaccinazioni — riprende Ruscitti — dovranno auspicabilmente essere considerati per la definizione delle zone di rischio. Abbiamo già posto il tema al Governo
e ne stiamo discutendo insieme alle altre Regioni». Intanto oggi, il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss), dovrebbe confermare la zona gialla, cioé a rischio Covid-19 contenuto, per la Provincia di Trento. Tra i dati più incoraggianti, il consolidamento del calo dei ricoveri. Sempre nella settimana tra il 28 aprile e il 4 maggio, in Trentino risultava occupato il 13% dei posti Covid-19 di area medica (il dato migliore in Italia) e il 19% in terapia intensiva. Inoltre con 186 casi positivi ogni 100.000 abitanti, la Provincia registra la minore incidenza a livello nazionale.
Il bollettino odierno
Intanto nelle ultime 24 ore, l’Azienda sanitaria provinciale non ha registrato decessi correlati al coronavirus. Limitati a 69 i nuovi contagi, pur superiori alle 38 guarigioni accertate. Continua a migliorare la situazione negli ospedali: ieri le dimissioni (8) sono state più numerose dei nuovi ingressi (7). Attualmente i pazienti Covid-19 sono 83, con 16 persone. tre in meno rispetto al giorno precedente, ancora bisognosi delle terapie intensive.