Viote, orso ucciso. Il colpevole? L’orso
Gli esperti: «Evento possibile durante la stagione degli amori». Marlengo, altra razzia
I resti della carcassa di un orso sono stati trovati sul Bondone, in località Viote. L’esemplare sarebbe stato vittima dell’aggressione da parte di un altro plantigrado, un maschio adulto. «Un evento non così raro durante la stagione degli amori», fanno sapere gli esperti del Servizio foreste e fauna. Intanto, sul fronte altoatesino, l’orso trentino responsabile delle razzie al maso Flatscher, sopra Marlengo, ha predato un altro caprone.
Predato e ucciso da un altro orso adulto. È accaduto sul monte Bondone, in località Viote. Un episodio tutt’altro che raro, soprattutto durante la stagione degli amori, fanno sapere gli esperti. Il resti della carcassa di un plantigrado sono stati trovati ieri pomeriggio da un escursionista che ha subito allertato il Servizio foreste della Provincia. L’esemplare è stato portato in una cella frigorifera del Servizio faunistico e sono stati effettuati dei tamponi per risalire all’autore della predazione.
Non è ancora stato identificato, invece, il plantigrado protagonista delle razzie a Marlengo. Ma gli esperti hanno già un’idea di chi sia e in Trentino pare fosse solito rovistare tra i bidoni dell’immondizia. Negli ultimi giorni si sta dando parecchio da fare in Alto Adige dove è arrivato attraversando l’alta val di Non e il monte Luco.
Solo pochi giorni fa, nella notte tra il 3 e il 4 maggio scorso, si era fermato a banchettare al maso Flatscher, a Marlengo, uccidendo sette capre, una pecora e un caprone. Il plantigrado ha avuto via facile perché gli animali erano liberi in quanto sono in corso i lavori di ristrutturazione della stalla. Da allora a quanto pare non si è spostato e si è reso protagonista di un’altra incursione nel maso. Questa volta ha sbranato un caprone. I resti dell’animale sono stati trovati martedì a mezzora di cammino dal Flatscherhof in direzione passo San Vigilio.
Il plantigrado era stato avvistato l’ultima volta domenica. Gli allevatori altoatesini sono preoccupati e la contadina del maso Flatscher, amareggiata, racconta della razzia di animali fatta nei giorni scorsi. «L’allevamento — spiega — consisteva in una ventina di animali, di cui quattro erano stati sbranati domenica, uno è stato ritrovato ieri (martedì per chi legge ndr) e altri 3-4 animali, spaventati, sono fuggiti, cacciati dall’orso».
Il contadino del Flatscherhof ha chiuso nella stalla gli animali rimasti nella speranza di salvarli. «Gli animali ora sono spaventati, non riusciamo più nemmeno ad accarezzarli», continua la contadina. «Da quanto abbiamo capito con i colleghi trentini si tratta di un esemplare giovane», spiega il direttore dell’Ufficio caccia e pesca di Bolzano, Luigi Spagnolli.
Intanto continua la discussione sulla gestione dei grandi carnivori. «Capisco che deve esserci un giusto rapporto tra agricoltura e grandi carnivori ma dobbiamo trovarlo questo equilibrio altrimenti sparisce la zootecnia. Lo Stato deve dare una mano e dobbiamo controllare la popolazione altrimenti la nostra zootecnia sparisce», osserva Diego Coller, presidente di Confagricoltura del Trentino.