Cassa rurale, Fracalossi ancora presidente
Approvato il bilancio. Il presidente: «Ottimi risultati grazie alla fusione»
Chiude con un utile netto di 6,5 milioni di euro il bilancio 2020 della Cassa rurale di Trento- Lavis- Mezzocoronaval di Cembra. Giorgio Fracalossi è stato confermato presidente.
È stato approvato il bilancio 2020 della Cassa di Trento-Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra con un utile netto di esercizio di 6,542 milioni di euro, un margine di intermediazione di 76 milioni di euro, e quasi 31 milioni come risultato dalla gestione caratteristica lorda. Sono alcune delle cifre contenute nel bilancio 2020 che è stato approvato ieri dall’assemblea dei soci avvenuta, anche quest’anno causa le disposizioni per la pandemia, mediante il sistema della delega al Rappresentante designato. Confermato con quasi 3.500 voti il presidente Giorgio Fracalossi, soddisfatto per la partecipazione a distanza dei soci: 3.900 i partecipanti, oltre il 15% del totale della base sociale formata da quasi 25.000 soci. «Un’adesione che manifesta un importante risultato di democrazia partecipata, considerato che la quantità di adesioni supera i valori sommati di partecipazione dei soci alle assemblee degli anni scorsi», ha detto.
I risultati
Inoltre, Fracalossi si è detto «rammaricato di non aver potuto incontrare i soci nell’appuntamento istituzionale annuale per eccellenza», per spiegare di persona i risultati ottenuti grazie all’impegno di tutti – consiglio di amministrazione, collegio sindacale, direzione e collaboratori – e le molteplici attività e iniziative messe in cantiere per continuare ad essere un fondamentale motore economico e sociale del territorio». Soddisfatto per i risultati, che vedono sul piano patrimoniale il totale dell’attivo salito a oltre 3,7 miliardi di euro, mentre le masse amministrate superano quota 5,6 miliardi. Il patrimonio e i fondi propri della Cassa sono pari a 255 milioni di euro con un Total Capital Ratio cresciuto al 22.79%, a fronte di un minimo regolamentare previsto pari al 12,30%. «Risultati importanti, conseguenza diretta della scelta strategica della fusione fra la Cassa Rurale di Trento e la Cassa Rurale di Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra, effettuata a fine 2019».
Il futuro
Evidenziando che tutti i punti dell’ordine del giorno sono stati approvati a larghissima maggioranza dai soci, il direttore generale Giorgio Bagozzi ha ricordato che «tali risultati consentono ora di sostenere le incognite del futuro economico del nostro territorio e non solo, visti i collegamenti globali di un’economia moderna, incognite che in questo 2021 potranno essere anche pesanti soprattutto per l’emergenza Covid». E ha sottolineato la rilevante riduzione dei crediti anomali lordi, che si attestano al 5,6% del totale dei prestiti.
L’epidemia
E ha ricordato che nel 2020 la Cassa ha adottato tutte le iniziative a sostegno di famiglie e imprese con migliaia di moratorie integrali sui mutui ed è stata erogata nuova liquidità per quasi 100 milioni di euro, si sono attivate stazioni di remote banking ed emesse carte di credito e debito gratuite per tutto l’anno, forniti terminali Pos portatili gratuiti per favorire le consegne a casa, oltre ad aver attivato il Mutuo Device, a tasso zero, per favorire l’acquisto di computer per facilitare lo “smart working” e lo “smart schooling”. Sul fronte sociale la Cassa si è impegnata con 500 associazioni con un importo totale di interventi pari a 2 milioni 376mila euro nel 2020.
Le cariche
Oltre alla conferma del presidente Giorgio Fracalossi, confermati tra gli altri gli amministratori Saveria Moncher, Fulvio Rigotti e Paolo Toniolatti.