Dorfmann evita allarmismi: prodotti ad hoc, nessun pericolo
Ha acceso numerose discussioni la notizia divagata nelle ultime ore secondo cui l’Unione Europea vorrebbe annacquare il vino per ridurre il tasso alcolico e combattere l’alcolismo. Secondo l’europarlamentare Svp, Herbert Dorfmann, si sta facendo tanto rumore per nulla. E la produzione di vino non è assolutamente in pericolo.
Davvero l’Unione europea vuole aggiungere l’acqua al vino per ridurre il tasso alcolico? Cosa ne pensa?
«Assolutamente no, è una follia. Come amante del vino sono il primo a non volerlo bere annacquato. Lavorando alla riforma della politica agricola comune, stiamo decidendo che in futuro ci sarà la possibilità di comprare vini totalmente o parzialmente de-alcolizzati – stiamo quindi introducendo sul mercato due prodotti nuovi. E i processi per ridurre il tasso alcolico non implicano l’aggiunta di acqua. Ho sempre sostenuto questo progetto perché penso ci sia un certo mercato per questi prodotti, che potranno essere comprati da chi non vuole o non può consumare alcolici». Ci saranno ripercussioni
per i produttori?
«Saranno davvero minime. Il processo di produzione è davvero semplice ed è lo stesso della birra analcolica: un processo tecnologico ampiamente utilizzato a livello globale che prevede una distillazione sottovuoto. È chiaro, ovviamente, che nel regolamento che stiamo mettendo a punto la produzione di questi “vini” deve avvenire a partire da vini veri e propri, a cui poi sarà sottratta la quantità di alcol desiderata. Questo non implica che ogni cantina debba avere la sua propria produzione di vino parzialmente o totalmente de-alcolizzata. Per forza di cose, poi, il processo ha dei costi, ma trattandosi di un prodotto non di largo consumo – perché chi vuole bere vino, berrà quello normale - la produzione rimarrà marginale». A che punto è questa decisione, a livello europeo?
«Al momento, in Europa, non è ammessa la diminuzione di alcol nei vini, che altrimenti non possono essere così chiamati. Il progetto fa parte della Riforma della Pac, che nel suo complesso sarà pronta entro fine mese, ma su questo punto c’è già un accordo. Questi due prodotti verranno introdotti e il loro tasso alcolico sarà ridotto, ma che non si parli più di vini annacquati».