Con i gemelli in cucina «Cresciuti più in fretta»
Un lavoro duro come quello di chef e due gemelli da crescere e accudire. Maria Assunta Martignoni, ai fornelli fin da giovanissima, estremamente fantasiosa, pratica, energica e innamoratissima dei sapori del territorio e dei prodotti di stagioni, non si è mai persa d’animo.
Il suo motto, del resto, è sempre stato «poche parole e fatti concreti»: «Anche quando ero in dolce attesa ho lavorato fino al giorno in cui sono entrata in ospedale per partorire – racconta -, l’ultimo mese però dovevo stare in sala perché tra i fornelli non riuscivo più a muovermi. Una volta nati Alex e Omar che ora hanno 24 anni, me li portavo al lavoro, allattavo e cucinavo…».
Con mamma e suocera ammalate e venute a mancare poco dopo la nascita dei gemelli, Maria Assunta con il marito Luca, oggi titolari del ristorante Il Libertino di Trento, si sono dovuti rimboccare le maniche e lavorare in tandem nella gestione dei figli: «Sono dovuti crescere più in fretta
Quando ero in dolce attesa ho lavorato fino al giorno in cui sono entrata in ospedale L’ultimo mese stavo in sala perché tra i fornelli non riuscivo più a muovermi
rispetto ad altri bambini perché avevamo bisogno che fossero più indipendenti possibile per riuscire a gestirli con il nostro lavoro – prosegue Maria Assunta - e questo è sicuramente un mio rammarico. Non sono riuscita a godermeli nemmeno con lo stop forzato della pandemia: eravamo sì insieme, ma la mia testa era altrove, persa in mille preoccupazioni per la nostra attività di ristorazione che è stata sicuramente la più colpita dal Covid».