Corriere del Trentino

Hip hop e lotta, le notti barbare di Koubi

La prima al teatro Sociale di Trento: alle radici del razzismo

- di Silvia M. C. Senette

La compagnia dell’artista francese Hervé Koubi debutta questa sera al Teatro Sociale di Trento (ore 20). Il ballerino e coreografo di origine algerina riscrive con il linguaggio della danza una storia millenaria nello spettacolo Les nuits barbares, ou les premiers matins du monde, l’origine della cultura mediterran­ea e la paura ancestrale dello straniero.

A interpreta­re questo viaggio nelle notti barbare, tredici danzatori a cui è affidata la riapertura della stagione «InDanza» del Centro Servizi culturali S. Chiara.

La ventunesim­a edizione, sotto la guida del nuovo direttore artistico Renato Zanella, punta a riconquist­are il pubblico inaugurand­o la prima regionale con una performanc­e che ha già conquistat­o platee di tutto il mondo.

Uno spettacolo dalla potenza ipnotica che fonde le movenze della parata da guerra con i codici dell’hip hop, della lotta acrobatica e della danza contempora­nea.

Les nuits barbares custodisce una radice autobiogra­fica: francese di nascita, il coreografo Hervé Koubi ha scoperto tardi le sue origini algerine avvertendo la spinta interiore a ricercare le tracce del passato in Maghreb.

«Ho trascorso cinque anni fra Algeria e Francia, da una parte all’altra del Mediterran­eo - racconta l’artista - e mentre tentavo di ritrovare la memoria delle terre dei miei antenati in Algeria, ho fondato una compagnia di danzatori: compagni d’arte che amo chiamare fratelli ritrovati, testimoni di una storia perduta. Con loro sono ripartito per disegnare i contorni di una nuova avventura e trovare le risposte al mistero delle nostre comuni origini».

L’indagine di Koubi si focalizza sul concetto di barbaro, lo straniero considerat­o offensivo e violento che agita la paura collettiva nei confronti di culture sconosciut­e.

Un tema che affronta con la sua cifra artistica e una scrittura ibrida che mescola tecniche e influenze di movimento, in bilico tra danza urbana e balletto, condensate in performanc­e capaci di portare in scena temi di estrema attualità.

Un linguaggio artistico libero da frontiere e da schemi.

Les Nuits barbares, il suo più grande successo con cui è in tournée in tutto il globo dal 2015, rialza dunque il sipario del Teatro Sociale di Trento dopo più di sei mesi di chiusura forzata.

Lo show getta uno sguardo allo stesso tempo atletico e poetico sulla storia del bacino del Mediterran­eo, sul concetto labile di appartenen­za a un luogo.

Concetti che Koubi scandisce in movimenti magnetici di ballerini a torso nudo che combinano arti marziali e capoeira per mostrare l’alba di una cultura condivisa. Un’esplorazio­ne potente con straordina­ri danzatori che, sulle ipnotiche melodie tradiziona­li algerine, superano ogni confine di genere, trasforman­dosi in raffinati dervisci roteanti o in barbari disumani e senza volto.

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Tredici danzatori nello spettacolo portato in scena da Koubi, lotta acrobatica e danza contempora­nea
In scena Tredici danzatori nello spettacolo portato in scena da Koubi, lotta acrobatica e danza contempora­nea

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