Il piano degli imprenditori: diecimila vaccinazioni ogni weekend di giugno
Simoni (Federcoop): «Puntiamo ad aree turistiche e valli più remote» Manzana (Confindustria): «Investiremo 9 euro per ogni persona» Previsto l’allestimento di 5 centri per affiancare la sanità pubblica
Almeno 10.000 vaccinazioni ogni fine settimana, a partire da giugno. Il Coordinamento provinciale imprenditori si dà un obiettivo ambizioso, proponendosi per affiancare la Provincia nella campagna vaccinale anti Covid-19. La rete delle associazioni di categoria (cui fanno capo gli albergatori di Asat, Associazione artigiani, Unione commercio, Confesercenti, Confindustria, Federcoop), infatti, non intende coinvolgere solo i dipendenti delle aziende associate, ma rivolgersi a tutto il territorio in una logica di sistema. «Diamo un segno di responsabilità — argomenta Roberto Simoni, presidente Federcoop e portavoce del Coordinamento — per la salute pubblica e a sostegno dell’economia. C’è una relazione diretta tra progressione della campagna vaccinale e ripresa del prodotto interno lordo (Pil). Raggiungere una copertura estesa assicurerà sicurezza a tutti, oltre a dare una dimostrazione di serietà e accoglienza a chi arriverà per la stagione turistica».
Modalità organizzative
L’auspicio, appunto, è poter attivare la macchina a pieno regime per giugno, concentrando lo sforzo nei fine settimana del mese e, se necessario, nella prima metà di luglio, anche in vista della stagione turistica. L’ipotesi prevede di allestire cinque o sei centri di somministrazione, con una capacità di un migliaio di iniezioni al giorno per ciascuna struttura. «Puntiamo — riprende Simoni — a raggiungere le aree a maggiore vocazione turistica e le valli più decentrate, usando spazi come ex sedi delle casse rurali, facilmente allestibili e dotate di parcheggi comodi». Sicuramente in agenda Mezzana in Val di Sole, Borgo Valsugana, Pinzolo in Val Rendena.
Sussidiarietà
«Non vogliamo sostituirci alla sanità pubblica — aggiunge Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trentino — ma affiancarci in un’ottica di collaborazione. La macchina organizzativa è pronta, ma servono dosi sufficienti per dare risposta a una platea potenziale di 160.000 soggetti». Dal punto di vista logistico, l’azienda sanitaria deve fornire fiale e siringhe, mentre la logistica sta in campo agli imprenditori. «Abbiamo calcolato un investimento a nostro carico di 9 euro a vaccinazione» osserva ancora Manzana. Nello specifico, ciascun hub vaccinale disporrà di due medici, due infermieri, due impiegati amministrativi, alcuni addetti alla logistica, un’ambulanza per la gestione di emergenze eventuali.
Anteprima a Cavalese
Questo fine settimana ci sarà una prima prova generale al Palacongressi di Cavalese. Gli accessi saranno gestiti su prenotazione, attraverso la rete Cup online. Una sperimentazione cui plaude Mario Tonina. «Un aiuto gradito — sottolinea l’assessore provinciale alla Cooperazione — che rafforza il lavoro di un Trentino sensibile, innovatore, attento. Più vaccini avremo, più rapidamente procederemo». Una sollecitazione che il Coordinamento provinciale imprenditori ha chiesto sia rivolta anche al generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario nazionale per l’emergenza Covid-19, atteso oggi nel capoluogo. «È una questione importante — aggiunge Giovanni Battaiola, presidente Asat e Trentino Marketing — procediamo con le vaccinazioni ma iniziamo a pensare anche a potenziare il tracciamento attraverso i tamponi. Questo permetterà di allentare le restrizioni per i visitatori che attendiamo arrivino da tutto il mondo, contando ci siano misure meno severe sulle quarantene per chi rientra nei Paesi di origine, come deciso dalla Germania in queste ore»