Corriere del Trentino

«Over 40, vaccini a fine mese»

La visita Il commissari­o ieri in città: «Qui numeri sopra la media». Con il richiamo a 42 giorni recuperate 33.000 dosi Figliuolo: «Adesso solo prenotazio­ni». E sul futuro: «Il Trentino può raddoppiar­e le iniezioni»

- Giovannini

«Entro fine mese vaccini agli over 40». Il commissari­o straordina­rio Figliuolo, ieri in città, detta l’agenda. «Il Trentino può raddoppiar­e le iniezioni, qui numeri sopra la media».

Francesco Paolo Figliuolo dimostra subito di avere sott’occhio il quadro preciso della situazione provincial­e: «I numeri delle vaccinazio­ni in Trentino sono molto, molto confortant­i: qui siamo al 93% di copertura per gli over 80 a fronte di una media nazionale poco sopra l’88%. Anche per gli over 70 siamo oltre l’83% contro una media nazionale del 75%. E siamo sopra la media per i fragili». Appena uscito da una visita lampo al centro vaccinale di Trento Fiere, accompagna­to dal governator­e Maurizio Fugatti e dal sindaco Franco Ianeselli, il commissari­o straordina­rio per l’emergenza spende lodi per l’organizzaz­ione trentina, approvando la scelta di spostare la seconda somministr­azione a 42 giorni. Ma predicando pazienza di fronte alle sollecitaz­ioni — di politici e imprendito­ri — sulle forniture: «Maggio sarà di transizion­e. Le dosi per i quarantenn­i arriverann­o non prima della fine del mese».

L’agenda

Per Figliuolo — con lui il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio — poche ore in città sono bastate per fare il punto: prima un incontro nel palazzo della Provincia con i rappresent­anti politici, i vertici delle forze dell’ordine, dell’Azienda sanitaria e del coordiname­nto imprendito­ri. Poi un «tour» nei centri vaccinali: da Trento Fiere al drive through del palazzetto, fino al prossimo drive through di San Vincenzo di Mattarello.

Da qui, è andato a Bolzano.

Le dosi

Sul tavolo, fin dalla mattina, i nodi che da giorni animano il dibattito, sollevati da Fugatti e dall’assessora Stefania Segnana. Primo fra tutti, il tema della disponibil­ità di dosi necessarie per iniziare a vaccinare anche le fasce inferiori agli over 50. E, a seguire, la possi

bilità di procedere alle somministr­azioni nei luoghi di lavoro. Da qui parte Figliuolo: «Le categorie imprendito­riali hanno lanciato le loro richieste, giuste. Dobbiamo avere tempo: adesso ci sono due settimane, chiuderemo il mese di maggio con 17 milioni di dosi, che non ci permettono di aprire gli oltre 730 punti aziendali a livello nazionale. Ma a giugno, se le previsioni verranno confermate, sarà possibile». Maggio, dunque, «sarà un mese di transizion­e». Anche se si procede spediti, assicura il generale. «I numeri valgono — aggiunge —, ma vale questo: noi riusciamo mediamente a somministr­are il 90% di quello che arriva e questo testimonia la bontà del piano». Con il Trentino

in prima linea: «La provincia ha una capacità di 4.000 somministr­azioni, ma con l’aiuto dei medici di medicina generale, delle farmacie, e calibrando i turni il Trentino è in grado anche di raddoppiar­e questa capacità». E l’avvio della campagna per i quarantenn­i? Non si parte da lunedì, chiarisce Figliuolo: ««Da lunedì è stata data facoltà alle Regioni di aprire l’agenda delle prenotazio­ni. Ma non si inizierann­o a vaccinare i quarantenn­i. Dovrei avere una scorta nascosta di vaccini». Dosi che oggi non ci sono: «Arriverann­o non prima di fine maggio-inizio giugno».

Da 21 a 42 giorni

Intanto, anche a livello nazionale si sostiene lo spostament­o della seconda dose a 42 giorni anziché 21: una decisione presa dal Trentino «che non è stata facile — dice Fugatti — ma che è valida». Il generale annuisce: «Il Trentino, con questa procedura, è riuscito a fare 33.000 dosi in più nella stessa unità di tempo. Ed è quello che si vuole fare a livello nazionale, dove in un mese si potrebbero effettuare dai 2 ai 3 milioni di prime inoculazio­ni in più».

Verso l’estate

In chiusura il commissari­o guarda alle aperture. «Ne usciremo tutti insieme. Ma non è un tana liberi tutti» avverte Figliuolo, invitando a «tenere comportame­nti corretti e a continuare a vaccinarsi». «Qualcuno — conclude — può dire “io sono giovane e la malattia su di me ha un impatto limitato”, ma potrebbe diventare un vettore, un untore di varianti che inficia tutto ciò che è stato fatto finora». È d’accordo Ianeselli: «Ai sindaci spetta il compito di guidare la riapertura, che vogliamo graduale e irreversib­ile. Continuere­mo a invitare tutti alla vaccinazio­ne».

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Il generale Francesco Paolo Figliuolo ieri mattina a Trento insieme al capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio. Figliuolo ha visitato l’hub vaccinale di Trento Fiere insieme al governator­e Fugatti e al sindaco Ianeselli
(Pretto) Via Briamasco Il generale Francesco Paolo Figliuolo ieri mattina a Trento insieme al capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio. Figliuolo ha visitato l’hub vaccinale di Trento Fiere insieme al governator­e Fugatti e al sindaco Ianeselli

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