Corriere del Trentino

In casa Lunelli arriva la cedrata Tassoni

Acquisito il famoso marchio lanciato da Mina. Operazione da 20 milioni di euro

- Negri

La cedrata Tassoni ora è trentina. Il famoso marchio lanciato da Mina è stato acquisito dal gruppo trentino capitanato da Matteo Lunelli, presidente delle Cantine Ferrari. Un’operazione da 20 milioni di euro. «È un marchio iconico, simbolo della migliore tradizione italiana», afferma Lunelli, che punta a crescere ancora di più sul mercato internazio­nale e pensa a una bibita anche per chi desidera meno apporto di zuccheri.

Icona dell’Italia del boom economico, ma anche simbolo di stile capace di superare epoche e mode, la Cedrata Tassoni, con la sua distintiva bottiglia «a buccia di agrume», è stata lanciata nel 1956 ed è entrata a far parte dell’immaginari­o collettivo anche grazie all’indimentic­abile collaboraz­ione con Mina. Nata da una spezieria che fu riconosciu­ta farmacia nel 1793, la Tassoni ha mantenuto per oltre due secoli la sede a Salò, sul Lago di Garda: di proprietà della famiglia Amadei dalla fine dell’Ottocento, la ricetta della cedrata Tassoni è a tutt’oggi segreta, prodotta totalmente all’interno dell’azienda con materie prime di qualità superiore, utilizzand­o acqua, soda e sciroppo ottenuto dai cedri «Diamante» provenient­i dalla Calabria.

Una tradizione arrivata indenne fino a oggi, con la forza dell’immutabili­tà: il logo è lo stesso dagli anni Sessanta, la bottigliet­ta, trasparent­e e senza etichetta, è un esempio di design e riconoscib­ilità, lo spot televisivo, il più longevo della storia del piccolo schermo, risale al 1982. Insomma, un’eccellenza del made in Italy agroalimen­tare e della sua storia.

Strategie

La bottigliet­ta a buccia d’agrume debuttò nel 1956

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Mina nella pubblicità di Tassoni
Successo Mina nella pubblicità di Tassoni

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