L’influencer delle vette: 5.000 iscritti su youtube
L’idea di Dalla Palma. Il suo canale YouTube conta 5.000 iscritti. «Condivido la mia esperienza»
Vivere la montagna in modo responsabile. È l’idea di Attilio Dalla Palma che ha creato un canale youtube con già 5.000 iscritti su trekking e alpinismo.
Come scegliere il sacco a pelo migliore per ogni temperatura, quali sono le caratteristiche di una giacca tecnica, cosa non deve mai mancare nello zaino da montagna?
Per rispondere a queste e a tante altre piccole e grandi domande per essere più preparati ed efficienti durante le vacanze in quota ora c’è Attila Dalla Palma, che con il suo canale «Attila Adventure» mira a diventare l’Aranzulla della montagna. Classe 1992, figlio d’arte del padre giornalista e fotografo di montagna, fin da giovanissimo il trentino Attila Dalla Palma sperimenta il mondo dello sport outdoor da tutti i punti di vista: dall’agonismo con lo sci alpino agli eventi di settore per aziende e riviste specializzate. Uno sguardo a 360° che negli anni si è arricchito grazie alle sue esperienze.
«Finito il liceo sono partito, zaino in spalla, per un trekking di mille chilometri attraverso tutta l’Italia. Prima di scoprire il mondo volevo sapere cosa avevo dietro casa — racconta — . Tornato in Trentino ho iniziato a lavorare come store manager in alcuni negozi di articoli sportivi: una professione che mi ha permesso di conoscere in maniera approfondita ogni tipo di tecnologia e di prodotto». Un bagaglio, anzi uno «zaino» di conoscenze che ora si sono riversate nel canale Attila Adventure. «Era un’idea che mi ronzava in testa da un paio d’anni, avevo seguito l’esplosione di alcuni canali internazionali che trattavano di tematiche simili e ho pensato che avrei potuto fare lo stesso e mettere a frutto la mia esperienza». Complice il Covid il progetto ha visto la luce e ora, a meno di quattro mesi dall’apertura, il canale conta già 5.000 iscritti e decine di migliaia di visualizzazioni. A muovere le azioni di Attila è la serena consapevolezza di avere molto da insegnare.
«Il mio obiettivo è creare un canale che parli di trekking e non solo. Outdoor, sopravvivenza, sci, alpinismo: tutto quello che riguarda l’attività all’aria aperta e più in generale lo sport» spiega il giovane youtuber.
I contenuti già disponibili trattano vari argomenti, da come si regola lo zaino a come si scelgono le scarpe, passando per le app e i siti più utili per scoprire la montagna, tutti affrontati con grande competenza tecnica e con un linguaggio semplice e chiaro. «Sono cose che chi è del mestiere conosce molto bene, ma che per chi si approccia alla materia possono essere difficili. E spesso la rete non aiuta: su Internet c’è molta confusione. Io vorrei diventare un punto di riferimento — dichiara Attila —. Non punto alla crescita improvvisandomi e non mi interessa piacere a tutti: voglio dare i consigli giusti e fare la differenza. Purtroppo si tende a sottovalutare l’approccio alla montagna, ma alcuni ambienti possono essere pericolosi». Un tema, quello della corretta preparazione quando si va a camminare, che ha acquisito tanta più importanza dopo che nelle scorse settimane si è assistito all’assalto della montagna da parte di moltissimi turisti italiani e stranieri. «Quello del turismo di montagna è un tema difficile e molto delicato —ammette Dalla Palma —. Il Trentino ha passato gli ultimi 30 anni a investire per far conoscere le nostre bellezze naturali e convincere i turisti a venire a visitarle, ma serve intelligenza. Progetti come la nuova Translagorai rischia di portare 20mila persone su un percorso che solitamente ne accoglie mille: un cambiamento che degraderebbe le caratteristiche che rendono quel luogo così unico. Inoltre servirebbe un progetto di comunicazione dei corretti comportamenti da tenere montagna. Bisogna far capire che la natura è un ambiente pericoloso, non addomesticato, ed è necessario essere responsabili. Quella del 2020 è stata la stagione con più chiamate e più interventi di sempre del Soccorso Alpino perché il turismo di massa ha portato in montagna persone senza la minima conoscenza dell’ambiente nel quale si vanno a muovere».
La competenza di Dalla Palma viene dall’esperienza diretta come sportivo: «Quattro anni fa ho tentato il Farfalla Ultra Trail: percorrere tutti i confini provinciali correndo e in bici, salendo sulle cime più importanti, un percorso di 750 km e 37mila metri di dislivello. Allora mi fermò un colpo di calore dopo che in tre giorni ero arrivato a San Martino di Castrozza partendo da Riva del Garda, ma tenterò nuovamente l’impresa nel 2021 — preannuncia —. Voglio ampliare i contenuti del canale, prendere il brevetto di Guida ambientale escursionistica e organizzare dei trekking di gruppo, realizzare la mia linea di magliette e creare una serie di progetti collaterali coinvolgendo anche Trentino Sviluppo. Sono molte le cose a cui sto lavorando e che spero prendano forma il prima possibile.