Ristoranti, pranzi al chiuso scelta una linea morbida
Il presidente Fugatti sceglie la linea morbida per i pranzi al chiuso. Ieri è stata firmata la delibera che dà il via libera ai pranzi al chiuso nei ristoranti e nelle pizzerie, ma solo il sabato e la domenica dalle 5 alle 18. L’obiettivo è scongiurare feste di cresima o comunioni in casa che potrebbero far aumentare i contagi.
Nei piani della Provincia, la fine dei lavori avrebbe dovuto coincidere con l’arrivo a Trento del commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo. Ma la pioggia ha allungato i tempi e ieri, a Trento sud, il generale ha potuto «ammirare» solo i cantieri del nuovo drive through di San Vincenzo. Che sarà pronto a breve. E che — come ha spiegato ieri a Figliuolo il presidente della Provincia Maurizio Fugatti — potrà rafforzare di molto la capacità vaccinale trentina: nel centro a nord di Mattarello potranno essere garantite infatti fino a 210 somministrazioni all’ora.
Ma in attesa dell’avvio dell’attività a San Vincenzo, da lunedì sarà a disposizione anche il drive through allestito ad Arco, nel piazzale messo a disposizione dalla ditta Arcese in via Aldo Moro 95. Tre le linee vaccinali previste nel tendone, con una capacità iniziale di 300 vaccini al giorno ma con una potenzialità, a regime, di circa un migliaio di somministrazioni a giornata.
E se l’obiettivo è incrementare le dosi giornaliere — con la prospettiva tracciata ieri dal generale di raddoppiare le somministrazioni trentine — il bollettino dell’Azienda sanitaria fissa a quota 233.648 le dosi già inoculate. Una cifra, questa, che comprende anche le 49.117 seconde dosi, le 59.374 dosi somministrate agli over 80, e le 47.177 dosi destinate alle persone nella fascia d’età compresa tra i 70 e i 79 anni.
Per quanto riguarda invece la situazione sanitaria, anche ieri in Trentino non si sono registrati decessi. Sono 51 i nuovi casi di positività: di questi, 21 sono stati riscontrati con tamponi molecolari (su un totale di 1.080 controlli effettuati) e gli altri 30 con test rapidi antigenici (su 1.083 analisi processate). Dei nuovi
positivi, 16 sono bambini e ragazzi in età scolare, con un piccolissimo (meno di 2 anni), 5 bambini tra i 3 e i 5 anni, 4 tra i 6 e i 10 anni, 2 fra gli 11 e i 13 anni e 4 tra i 14 e i 19 anni. Le classi attualmente in quarantena sono 72. Più bassi i numeri tra gli anziani: solo un positivo nella fascia d’età compresa tra i 70 e i 79 anni, tre i contagiati con più di 80 anni. Sul fronte ospedaliero la situazione si mantiene incoraggiante: sono 68 i pazienti ricoverati, 18 dei quali in terapia intensiva.
E il quadro sostanzialmente stabile dell’andamento dei contagi conferma di fatto il Trentino nella fascia gialla: una colorazione che accomuna ormai quasi tutta Italia, Valle d’Aosta esclusa, in attesa che, a inizio della prossima settimana, si chiariscano le posizioni del governo su alcuni allentamenti, in primo luogo sul coprifuoco.
Ieri, infine, come annunciato il governatore Maurizio Fugatti ha firmato l’ordinanza numero 72, che ufficializza il ritorno in classe, da lunedì, dei ragazzi delle seconde superiori, dopo quelli delle prime e delle quinte. Con effetti conseguenti anche sui trasporti extraurbani: in sostanza, negli orari di punta (tra le 6.30 e le 7.45 e tra le 12.15 e le 14) «il coefficiente di riempimento» sarà «fissato nella misura massima del 100% dei posti a sedere a condizione che, a pieno carico, siano effettuate fermate di almeno un minuto ogni 15 minuti». Per i servizi urbani, invece, il coefficiente di riempimento negli orari di punta (dalle 7 alle 8.30 e dalle 12.30 alle 14) sarà del 60% dei posti previsti dalla carta di circolazione. Nell’ordinanza vengono ammesse «le attività in presenza nei centri servizi per anziani aventi finalità ludico-ricreative, di socializzazione o animazione».
L’ordinanza Seconde superiori in classe: corriere al 100% dei posti a sedere ma con soste