Così le terme rinascono, business da 100 milioni
Dal primo luglio ripartono le terme, un business da 100 milioni di euro. E in Valsugana arriva la Valle del benessere.
Il «metodo Comano» si orienta verso la cura del respiro. Oggi, ancor più che prima della pandemia, nelle Terme che sorgono ai piedi delle Dolomiti del Brenta ci si può recare non soltanto per la cura di patologie dermatologiche, ma anche per percorsi terapeutici alle vie respiratorie.
«Agganciandoci alla campagna di Trentino Marketing “Respira, sei in Trentino!” — spiega Elena Andreolli, consigliera delegata delle Terme di Comano — abbiamo potenziato le cure inalatorie e l’utilizzo delle proprietà dell’acqua benefiche sul respiro». Un progetto in fase di definizione già prima che la pandemia prendesse il sopravvento, inserito in un investimento da 20 milioni di euro per il rinnovamento dei reparti e della stazione termale. «Con gli ospedali impegnati nella lotta al virus, è aumentata la richiesta di prestazioni specialistiche ai centri termal», fa notare Andreolli. Attività di prevenzione e cure riabilitative soprattutto. Le Terme di Comano hanno così avviato «un percorso curativo personalizzato sui parametri della persona, adatto a chi ha bronchiti croniche, ma pensato anche come riabilitazione post-Covid, seguita dallo pneumologo Sergio Bassetti e da un team di fisioterapisti e infermieri». Nei 14 ettari di parco termale, «si è investito per potenziare le attività che lavorano sul respiro, come la camminata a piedi nudi e il qi gong».
Ma le Terme di Comano rimangono anzitutto presidio di cura per le patologie della pelle. «Le malattie cutanee sono peggiorate durante la pandemia — nota Andreolli —. Da un lato perché si accentuano con l’aumento dello stress, dall’altro perché nei mesi di zona rossa è stato più difficile recarsi dal medico o prendere il sole, routine che aiutano a lenire». In più, «l’uso prolungato della mascherina ha accentuato dermatiti e acne, da cui è nata l’idea di realizzare una routine di utilizzo della mascherina, con suggerimenti di cura della pelle e cosmesi da replicare quotidianamente», spiega la consigliera.
Pur con lo sguardo rivolto al futuro, le terme di Comano non possono ignorare la situazione economica preoccupante. «Nel 2020 abbiamo perso 2 milioni di fatturato. Anche se i clienti abituali continuano a venire, in senso assoluto i clienti diminuiscono: ad aprile abbiamo perso il 3040% dei visitatori rispetto al pre-Covid. Confidiamo che dal primo luglio si possa entrare alle terme senza l’obbligo di prescrizione medica. Fino ad allora, la zona benessere è sospesa», conclude Andreolli.