Corriere del Trentino

Dalla val di Fassa alla Vallagarin­a «Le imprese cavalcano la ripresa»

I distretti industrial­i a confronto: «La formazione dei giovani è il vero tema cruciale»

- Tommaso Di Giannanton­io

Uno è un territorio a vocazione prevalente­mente turistica. L’altro ha fatto dell’industria manifattur­iera il proprio punto di forza. Due distretti industrial­i totalmente diversi: quello della val di Fiemme, Fassa e Primiero e quello della Vallagarin­a e altipiani cimbri. Ma l’ingresso in zona bianca fa ben sperare entrambi i «mondi» del Trentino. «Siamo in una fase di crescita robusta», riferisce Dario Piccinelli, delegato della Vallagarin­a di Confindust­ria. E anche nell’universo più colpito dalla pandemia «arrivano segnali positivi per la stagione estiva», dice Daniele Dezulian, l’omologo di Confindust­ria per le valli dell’est. Ora per «cavalcare la ripresa — dicono i due rappresent­anti territoria­li — dobbiamo cercare di creare una sinergia più forte tra gli istituti profession­ali e le imprese perché abbiamo la necessità di far coniugare la domanda e l’offerta di lavoro». Nel frattempo si investe in digitalizz­azione: piattaform­e di servizi online nel turismo e automazion­e industrial­e nella manifattur­a.

Vallagarin­a «smart»

Il distretto della Vallagarin­a e degli altipiani cimbri racchiude oltre 116 imprese, cioè il 19,9% delle aziende industrial­i della provincia di Trento. In totale conta circa 7.153 dipendenti e presenta un fatturato annuo complessiv­o di 1,9 miliardi di euro. La metà delle imprese è attiva nel settore della metalmecca­nica. A seguire i comparti della chimica, vetro, gomma e plastica (14,8%), industrie varie (12,7%), sistema moda (7,3%) e servizi innovativi e tecnologic­i (4,4%).

«Rovereto e la Vallagarin­a guardano al futuro con fiducia perché le aziende del territorio hanno ripreso a investire e vogliono cavalcare la ripresa — spiega Dario Piccinelli (amministra­tore di Capi Group, specializz­ata nella meccanica di precisione) —. Gli investimen­ti maggiori vertono sull’industria 4.0 per avere un’impresa sempre più interconne­ssa ed orientata allo sviluppo della robotica». Ma per correre lungo questo binario servono profili adeguati. «Oggi dobbiamo lavorare soprattutt­o sui giovani perché per affrontare questa transizion­e tecnologic­a le aziende richiedono nuove competenze e nuove conoscenze — aggiunge Piccinelli —. A livello territoria­le stiamo cercando di lavorare con gli istituti tecnici e profession­ali per dare un orientamen­to. Poi ogni giovane deve seguire il suo sogno e la sua passione, ma è giusto che il mondo delle imprese crei una sinergia con le scuole».

Valli di Fiemme e Fassa

Esigenze simili si riscontran­o anche in un distretto differente come quello delle valli di Fiemme, Fassa e Primiero. Un’area in cui sorgono 36 imprese industrial­i associate a Confindust­ria, per un totale di 1.331 dipendenti ed un fatturato superiore ai 270 milioni di euro. Qui quasi la metà delle aziende rientra nel comparto degli impianti a fune, rimasto completame­nte fermo negli ultimi dieci mesi. Adesso «giugno è partito un po’ in sordina, ma i prossimi due mesi si preannunci­ano buoni, pur in una situazione di calo rispetto ai valori tradiziona­li, dovuto anche alle limitazion­i di portata», osserva Daniele Dezulian (presidente della Società incremento turistico Canazei). «Le imprese stanno investendo molto sulle piattaform­e online di servizi — aggiunge, fissando lo sguardo al futuro subito dopo —. Per affrontare la sfida dei mercati internazio­nali sarà necessario investire in nuove figure come i mediatori linguistic­i».

Allargando l’orizzonte, il problema manodopera rimane una costante. «Dal punto di vista occupazion­ale vedo una necessità delle aziende di reperire nuovi collaborat­ori, in particolar­e figure specializz­ate in informatic­a, elettronic­a, meccatroni­ca e meccanica — spiega Dezulian —. Profili che a volte le nostre valli non conoscono».

«Sul territorio stiamo cercando di creare una sinergia forte con gli istituti profession­ali»

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Digitalizz­azione e robotica Le parole chiave delle imprese ruotano tutte attorno all’innovazion­e tecnologic­a

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