Vaccini, 25mila dosi alla fascia 18-39 anni
Disponibili 25.000 dosi Moderna e Pfizer. Il virus rallenta: niente morti e ricoveri nelle ultime 24 ore
Aperte ieri sera le prenotazioni online per gli under 40 maggiorenni. A disposizione 25.000 dosi di vaccini Moderna e Pfizer.
Lo stop alla somministrazione ad AstraZeneca sotto i 60 anni, modifica solo in parte il piano vaccinale in Trentino. «Confermiamo l’apertura agli under 40 — spiega il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti — anche perché fin dall’inizio la somministrazione di Moderna e Pfizer per questa fascia anagrafica» Le prenotazioni sono state aperte ieri sera alle 23 sul sito del Centro unico di prenotazione dell’azienda sanitaria provinciale (cup.apss.tn.it). Contrariamente a quanto annunciato, le dosi di Moderna e Pfizer a disposizione saranno 25.000 e non 20.000, con accesso riservato ai soli maggiorenni, quindi tra i 18 e i 39 anni. Le iscrizioni per questo lotto di fiale, resteranno aperte fino al 10 luglio, ma non è difficile prevedere che lo stock potrà essere esaurito prima. «Fisiologico — riprende Fugatti — possano esserci alcuni problemi nella prima fase di accesso». I giovani, del resto, hanno dimostrato disponibilità ad aderire alla campagna di profilassi. «Se nel frattempo — continua il presidente del Trentino— dovessero arrivare altre disponibilità, apriremo altri slot e ne daremo adeguata comunicazione».
Gli under 60
Le cautele imposte agli under 60 per AstraZeneca, ma pure per Janssen, impatta su circa duemila persone in attesa della seconda dose. «I giovani che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca — dice Pier Paolo Benetollo, direttore generale dell’Apss — vedranno completato il ciclo con Pfizer o Moderna, nel rispetto delle agende già organizzate». Lo stesso avverrà per chi aveva richiesto di essere immunizzato con Janssen. «La differenza — osserva Giancarlo Ruscitti, direttore del dipartimento Salute — sta nel fatto che Janssen prevede una sola iniezione, mentre Pfizer e Moderna vanno somministrati in due dosi, ma la loro efficacia è certificata». E il rallentamento costante nella propagazione del Covid-19, lo attesterebbe.
Il bollettino
Ieri il bollettino quotidiano dell’azienda sanitaria non ha registrato né nuovi decessi, né ulteriori ricoveri correlati al coronavirus. L’assenza di morti per la seconda giornata consecutiva, mantiene a 1.425 il numero delle vittime da inizio pandemia. I pazienti positivi ricoverati in ospedale, restano 17, di cui quattro seguiti nei reparti di Terapia intensiva. Molto contenuto, come sempre, il numero di esami effettuati nella giornata di domenica. Due i nuovi casi positivi registrati, di cui uno accertato con 139 tamponi molecolari e l’altro segnalato grazie a 127 test antigenici rapidi. Nel complesso, in Trentino, risultano 244 persone attualmente positive al Covid-19 .
Sul fronte vaccinazioni, nelle ultime ventiquattr’ore ne sono state effettuate 3.905. Dall’avvio della campagna vaccinale sono 365.333 le iniezioni somministrate, di cui 127.229 seconde dosi. Sul totale, sono 223.420 le fiale distribuite alla popolazione ultrasessantenne. Dando ancora maggior dettaglio, 65.057 dosi sono andate agli over 80, 77.043 alla fascia tra i 70 e i 79 anni, 81.320 a quella tra i 60 e i 69 anni.
La zona bianca
Intanto da ieri il Trentino è entrato in zona bianca, ossia quella a minor rischio propagazione virale e, dunque, con restrizioni anti Covid-19 minime. Via il coprifuoco gli spostamenti sono liberi, si possono festeggiare matrimoni e altre ricorrenze con green pass obbligatorio (ossia attestazione di ciclo vaccinale completato, guarigione dal Covid-19 o tampone negativo non più vecchio di 48 ore), incontrarsi in casa, frequentare bar e ristoranti senza limiti numerici se seduti all’esterno, in non più di sei non conviventi per tavolo all’interno. «Tutti abbiamo voglia di recuperare una normalità — premette Ruscitti — ma il fatto che si possa restare finalmente fuori fino a tardi, non significa che non si debba prestare attenzione alle precauzioni residue. Manteniamo le distanze interpersonali, laviamoci frequentemente le mani, copriamo naso e bocca con le mascherine. È importante non perdere di vista queste buone regole».