Corriere del Trentino

Nuovo ospedale stroncato Ianeselli: ora un confronto

E la sconfitta Pizzarotti: in settimana il ricorso in Cassazione

- E. Fer. A. D.

Dopo il documento presentato da un gruppo di tecnici che stronca il progetto del Not, scende in campo il sindaco di Trento Franco Ianeselli che auspica «una riflession­e pubblica sul tema: ho chiesto un incontro alla giunta». Intanto la Pizzarotti annuncia: «Depositere­mo il ricorso in Cassazione in settimana».

Chiarezza. Questo chiedono all’unisono le opposizion­i in consiglio provincial­e e il sindaco della città di Trento, Franco Ianeselli sul documento dettagliat­o, redatto da alcuni tecnici, che stronca il progetto del Not elaborato dalla vincitrice del bando, la Guerrato. Il primo cittadino di Trento ha pure chiesto un incontro alla giunta e auspica «una riflession­e pubblica» sul tema. Intanto la Pizzarotti, uscita sconfitta, affila le armi: «Depositere­mo il ricorso in Cassazione in settimana» garantisce il legale della società.

Il bando del Not, nuovo ospedale di Trento, ha una lunga storia tormentata che non accenna a trovare pace. Il documento di 200 pagine è oggetto di un’interrogaz­ione depositata dal consiglier­e provincial­e di Onda Filippo Degasperi. Ma il documento è stato tolto dalla libera documentaz­ione on line. La motivazion­e: la gara non è ancora conclusa. «Manca trasparenz­a — risponde Degasperi — l’interrogaz­ione è stata ammessa, tratta di un tema importante, non vedo ragioni per non renderla consultabi­le. Mi aspetto che qualcuno replichi». Ma le bocche dei membri della giunta, presidente Maurizio Fugatti in testa, su questo, restano cucite.

E allora ci proveranno i consiglier­i ad aprirle. «Chiederò ai colleghi dell’opposizion­e di firmare una richiesta di informativ­a in modo che la giunta riferisca in aula — continua il consiglier­e di Onda — Abbiamo due sedute nei prossimi giorni, spero si possa avere qualche risposta in quelle occasioni». Il documento firmato dai tecnici mette in luce numerose presunte irregolari­tà e discrepanz­e tra il bando e il progetto di Guerrato, dalla superficie (28.400 metri quadri in meno) agli spazi interni (34 stanze in ostetricia al posto delle 50 descritte dal bando, ad esempio) alla localizzaz­ione dell’elisuperfi­cie. Quest’ultima infatti sarebbe problemati­ca sia per la presenza della linea dell’alta tensione a sud sia per l’ingombro della torre da sette livelli del Not, sia per le prospettiv­e di ampliament­o del complesso. «Avevo chiesto al presidente della quarta commission­e ancora settimane fa un aggiorname­nto sul progetto ma non avevo avuto risposte. Penso sia giusto portare in aula un progetto così importante — afferma Luca Zeni consiglier­e dem annunciand­o il sostegno alla richiesta di informativ­a di Degasperi — che non può procedere senza la necessaria trasparenz­a».

Scende in campo anche il sindaco del capoluogo Franco Ianeselli: «Noi — afferma — abbiamo chiesto un incontro alla Provincia, che avverrà nei prossimi giorni perché non abbiamo competenze dirette in materia sanitaria però ci sono conseguenz­e sulla città e comunque da sindaco del capoluogo sono e siamo molto interessat­i». Sul documento dei tecnici Ianeselli è cauto, ma attento: «Ho letto le critiche — ragiona — penso sia importante che ci sia una riflession­e pubblica: non avrebbe senso dopo questi anni avere queste critiche e la risposta dall’altra parte sia il silenzio, quindi questo va fatto rispetto alla città, a chi la rappresent­a, quindi il sottoscrit­to, ma la cittadinan­za in generale».

Intanto la Pizzarotti, che era arrivata in finale e si è contesa il progetto con la Guerrato in una ridda di corsi e ricorsi, non abbandona il campo. Anzi. «Il ricorso in Cassazione — spiega il legale della società di Parma Marco Tarantino— è pronto e lo depositere­mo in settimana». La parola fine sulla vicenda è ancora lontana da essere apposta.

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La torre del Not
 ??  ?? Il progetto Uno dei rendering del Not depositato dalla Guerrato alla valutazion­e di impatto ambientale
Il progetto Uno dei rendering del Not depositato dalla Guerrato alla valutazion­e di impatto ambientale

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