Corriere del Trentino

Omogeneizz­ato scaduto, bimbo finisce all’ospedale

Il prodotto era scaduto a luglio 2019. Il papà: «Non voglio che accada ad altri». Il supermerca­to: controlli rigorosi

- Dafne Roat

Un bimbo di 8 mesi è finito in ospedale dopo aver mangiato omogeneizz­ato, acquistato in un supermerca­to, che era scaduto a luglio 2019. «Quando abbiamo visto la data siamo sbiancati», spiega il papà. Farà denuncia. Il supermerca­to: controlli rigorosi.

«Quando abbiamo guardato la data sulla confezione siamo sbiancati, non riuscivamo a crederci». È ancora scosso Massimo, il peggio sembra ormai passato ma il piccolo ancora non sta bene, deve prendere diversi medicinali e quei puntini sulla pelle non se ne vogliono andare. «Con il cortisone passano, ma poi tornano ed è ancora molto agitato, mangia poco», spiega il papà. La preoccupaz­ione nella voce di Massimo è palpabile quando racconta la corsa al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Santa Chiara perché il suo figliolett­o di soli otto mesi da due giorni ormai continuava a vomitare. E tutto è iniziato proprio da quell’omogenizza­to Plasmon al formaggio fuso e prosciutto scaduto da quasi due anni e acquistato in un supermerca­to di Trento.

La confezione era stata comprata solo pochi giorni prima, mercoledì scorso. «Il giorno dopo — racconta Massimo — la mia compagna ha aperto la confezione e ha preparato la pappa con tre quarti di omogenizza­to. Ha mangiato verso le 19 e ha finito tutte le pappe. Subito dopo ha iniziato a vomitare copiosamen­te. In un primo momento non ci ho fatto più di tanto caso, anche se non era il solito rigurgito. Abbiamo provato a dargli un po’ di latte e lo abbiamo messo nel box».

Ma il piccolo ha continuato a vomitare, piangeva e urlava. I genitori agitati verso le cinque di mattina, dopo una lunga notte in bianco hanno tentato di dare al piccolo un po’ di latte per calmarlo, ma lui non voleva. «Allora gli abbiamo dato alcune gocce di tachipirin­a e per un po’ si è calmato — spiega il papà — ma poco dopo ha ricomincia­to a piangere». La coppia ha un quaderno nel quale si segna tutti gli alimenti assunti dal figliolett­o. «Controllia­mo anche quello che danno i nonni, ma era tutto a posto, aveva mangiato le solite cose, non riuscivamo a capire perché continuava a stare male». Appena si è calmato il bimbo è stato accompagna­to dai nonni che lo accudiscon­o quando i genitori sono al lavoro, ma anche a casa dei nonni il bimbo ha vomitato, poi diarrea e pianti. Facendo il bagnetto hanno notato anche dei puntini rossi sulla pelle. La sera la mamma verso le 19 ha preparato di nuovo la cena per il piccolo nella speranza che riuscisse a mangiare qualcosa ed è stato allora che riprendend­o l’omogenizza­to che aveva aperto il giorno prima si è accorta della data di scadenza. «Sul tappo c’era la data del 31 luglio 2019 e sulla confezione la pubblicità della raccolta punti dal 2016 al 2017. Non riuscivamo a crederci». La coppia la mattina dopo, ossia venerdì, ha portato il piccolo al pronto soccorso. «Gli hanno fatto tutti gli esami e dato delle medicine, ma a distanza di quasi una settimana ha gli occhi arrossati e mangia poco». Massimo è preoccupat­o, si è rivolto al suo avvocato Claudio Tasin e nei prossimi giorni sporgerà querela. «Io non voglio danneggiar­e nessuno, ma il pensiero che possa succedere ad altri mi fa stare male, non deve più accadere, per questo ho deciso di fare denuncia». afferma.

Nel supermerca­to la notizia ieri è piombata come un fulmine a ciel sereno. Nessuno sapeva nulla. «È ai limiti dell’incredibil­e — spiega il direttore — che ci sia un prodotto scaduto soprattutt­o in quell’ambito merceologi­co mi sembra impossibil­e. La scadenza più prossima è il 2022, pensare che ci possa essere un prodotto scaduto a luglio 2019 siamo oltre l’impossibil­e. Abbiamo controlli rigorosi — continua — tutti i dipendenti devono controllar­e i prodotti ogni volta che arriva la rifornitur­a e gli omogenizza­ti sono i più acquistati, il riordino è quotidiano».

Dramma Il piccolo dopo le pappe ha iniziato a vomitare, poi la diarrea e lo sfogo sul corpo. Il papà farà denuncia

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Tribunale
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Incriminat­a La confezione di omogenizza­to acquistata dalla coppia. Sul , tappo è riportata la data di scadenza 31 luglio 2019.

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