Corriere del Trentino

Il presidente degli architetti: «Il sindaco ha ragione, discussion­e aperta sul Not»

Giovanazzi: «Grave se l’analisi critica fosse vera»

- Andrea Prandini

«Sono completame­nte d’accordo col sindaco Franco Ianeselli nella sua richiesta di chiarezza e trasparenz­a: il nuovo ospedale è un tema che riguarda da vicino la città di Trento, quindi il progetto dell’ospedale deve essere reso palese perché tutti lo possano vedere e discutere, in un dibattito aperto sul tema. Lo ritengo doveroso alla luce delle voci che stanno girando».

Così ha dichiarato Marco Giovanazzi, presidente dell’Ordine degli architetti, pianificat­ori, paesaggist­i e conservato­ri della provincia di Trento, in relazione alle ultime polemiche sul Nuovo ospedale previsto in via al Desert

nella zona meridional­e di Trento.

L’architetto afferma di non aver ancora potuto visionare l’analisi anonima tecnica sulle criticità del progetto della ditta Guerrato, «so che c’è, so che gira, so anche a grandi linee i contenuti ma non sono ancora riuscito ad averla», ma che se ci fosse qualcosa di vero «sarebbe una questione molto grave, specie in un progetto di questa importanza. Da quel che so si parla di problemi sul rispetto degli standard progettual­i, un totale di superficie e stanze molto inferiore a quanto previsto... insomma, mi pare davvero strano ci siano tutte queste mancanze e, ripeto, se fosse tutto confermato sarebbe estremamen­te grave».

Il progetto è ancora tenuto celato per non «disturbare procedure di gara non ancora concluse», come aveva detto in primavera il dirigente provincial­e Raffaele de Col al consiglier­e del PD Luca Zeni. La ditta Pizzarotti ha infatti già annunciato che depositerà in settimana il ricorso in Cassazione. Su questo l’architetto risponde: «Non sono in grado di giudicare, quella è materia da avvocati. Sinceramen­te non mi stupirebbe se fosse vero. Purtroppo è risaputo che il settore vive una situazione assurda, ogni progetto è investito da ricorsi e controrico­rsi che bloccano tutto. In questo la giustizia amministra­tiva è veramente un disastro, come Ordine degli architetti lo denunciamo da tempo».

Giovanazzi ha commentato anche la proposta del rettore dell’Università di Trento Flavio Deflorian di modificare il progetto del Not per inserirvi spazi per la neonata scuola di Medicina, proposta appoggiata anche dal sindaco di Trento e dall’assessore provincial­e Mirko Bisesti. «Dal punto di vista tecnico non penso sarebbe un problema, con gli strumenti di oggi basterebbe­ro pochi mesi per integrare le attività universita­rie» è il parere del presidente.

«La vera difficoltà sarebbe che le modifiche, che a quanto ho letto non escludono un aumento di cubature, farebbero ripartire tutta la trafila burocratic­a di autorizzaz­ioni, interpella­nze, ricorsi in tribunale... è questo il vero problema in Italia. Il fatto stesso comunque che ci sia la necessità di cambiare la progettazi­one in corsa - prosegue Giovanazzi - per includere la Scuola di medicina, che non è nata proprio ieri, è la riprova dei danni provocati da procedimen­ti lenti e da riformare. Se ci si mette dieci anni a far cominciare materialme­nte i lavori, il risultato è che il risultato finale nascerà già vecchio, facendo riferiment­o a concetti e organizzaz­ioni sorpassati, materiali e tecnologie obsolete, il tutto non per problemi progettual­i ma burocratic­i e giuridici».

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Marco Giovanazzi Presidente dell’Ordine degli architetti del Trentino

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