Dodici, presidenza ancora in mano a Scalet
Ieri primo incontro in videoconferenza. Calderoli guida i Sei, ma spunta il nodo di genere
Primo incontro ieri — in videoconferenza e alla presenza della ministra agli Affari Regionali Mariastella Gelmini — della Commissione dei Dodici, rinnovata per la terza volta nella sua componente governativa. Riconfermato Fabio Scalet alla presidenza. Il senatore Roberto Calderoli guiderà invece la Commissione dei Sei.
Le commissioni paritetiche dunque sono di nuovo costituite. Ieri la convocazione dopo le nuove nomine di parte governativa proposte dal governo Draghi. E così per la terza volta c’è un nuovo equilibrio. Scontata la conferma del presidente Scalet per il «plenum», meno scontata quella del senatore leghista per i Sei che si occupa in modo specifico delle questioni altoatesine. Ieri doveva essere una formalità istituzionale quella dell’elezione dei presidenti, ma si è manifestata una questione politica per la nomina dei Sei, quella della rappresentanza di genere. I commissari territoriali — Carlo Vettori, Mainhard Durnwalder, Lukas Benedetti e Manfred Schullian — per prassi sono di diritto. A questi si è aggiunto Calderoli e il senatore forzista Franco dal Mas. Tutti uomini, e a quel punto Rosa Michela Rizzi, in quota 5 Stelle, si è autocandidata. Ma il gruppo degli altoatesini aveva già deciso: confermato tra i «Sei» Del Mas. E presidente Calderoli. La Commissione ha deciso di riconvocarsi a breve per recuperare il tempo perduto. I «Sei» hanno più urgenza, perché sul tavolo c’è la necessità di armonizzare la norma di attuazione sul censimento alle nuove norme nazionali. Ma anche i «Dodici» hanno molta carne al fuoco: «Nella prima riunione di agosto tratteremo il tema della norma di attuazione sui giudici di pace — spiega Scalet –—ma anche di quella sul commercio e se riusciremo anche quella sulla Corte dei Conti. Intendiamo, se possibile, riconvocarci per fine agosto, al massimo entro i primi di settembre per le norme sull’Avvocatura dello Stato e sul personale di Comuni, Province e Regione».
Le partite aperte Sul tavolo della commissione c’è in particolare la norma sul commercio