«Caos sanità, fiducia crollata: danni enormi»
L’ex governatore Rossi (Azione) attacca: «La giunta ha perso credibilità con promesse irrealizzabili»
Il caso del reparto di ginecologia e il conseguente cambio ai vertici dell’Azienda sanitaria. Il presunto pasticcio dello scorso autunno sul numero di tamponi positivi comunicati. Promesse elettorali «irrealizzabili dall’inizio». Tutte cose che hanno portato a un calo di fiducia verso la sanità trentina, secondo l’ex presidente della provincia ed ex assessore alla salute Ugo Rossi (Azione). «Non voglio sparare a zero sulla nostra sanità, so per esperienza quanto sia un settore delicato in cui un sacco di gente fa il suo lavoro con coscienza — dice l’ex governatore — ma proprio per questo la fiducia tra le parti e dai cittadini dovrebbe essere la priorità. Tutto ciò che è accaduto con questa giunta invece è andato nella direzione opposta».
Rossi ricorda come già un anno fa se ne andò il dg Paolo Bordon «con assurde insinuazioni che fosse legato alla precedente giunta, ora si è dimesso un altro dg accusato di aver tenuto la giunta all’oscuro di una delibera, cosa a cui onestamente non crede nessuno. Dove va a finire la fiducia davanti ad eventi simili? E senza fiducia i danni sono enormi, tutta la macchina si inceppa. Mi ha colpito una dichiarazione di Benetollo: “Forse sono di un’altra generazione dove i sistemi di relazione erano diversi”, penso dica molto».
Ma per l’attuale consigliere di Azione non c’è solo il caso Benetollo a minare la fiducia: «Fugatti e Segnana hanno promesso di riempire il Trentino di guardie mediche e gli ospedali periferici di medici, quando tutti sanno che c’è una enorme carenza di professionisti. Erano promesse assurde fin dall’inizio, ma del resto quando hai il gazebo permanente come obiettivo di governo». Mentre sulla gestione della pandemia afferma: «Bene aver seguito le indicazioni dei tecnici, eppure su aperture e chiusure si è stati ondivaghi inseguendo il consenso del momento. Ma la cosa davvero grave è aver nascosto i dati dei contagi, quel meccanismo di non conteggio dei tamponi rapidi ha dei profili di non chiarezza abbastanza evidenti».
Infine Rossi interviene sul green pass: «Come Azione siamo assolutamente favorevoli ad applicare la norma a livello nazionale. E test salivari nelle scuole, decisivi per avere la scuola in presenza».
Le partite aperte «Sì all’applicazione nazionale del green pass. A scuola si usino i test salivari»